Il Coordinamento dei Cdr Mediaset ha incontrato a Roma la segreteria della Fnsi ''per sollecitare gli organi federali ad assumere una posizione più chiara in merito al disegno di legge sull'emittenza radiotelevisiva, predisposto dal ministro della Comunicazione Gentiloni''. È quanto si legge in una nota diffusa dallo stesso Coordinamento.
''I giornalisti Mediaset hanno sottolineato alcuni aspetti inaccettabili di un disegno di legge che non ha come obiettivo primario la tutela e lo sviluppo del pluralismo dell'informazione, così come chiede anche la Fnsi. Il Coordinamento dei Cdr Mediaset ritiene, in particolare, fuori da ogni logica l'obbligo del trasferimento preventivo di una rete Rai e di una rete Mediaset sul digitale, senza che -prosegue la nota- sia stabilita in modo certo, perentorio e inderogabile la scadenza del passaggio sul digitale dell'intero sistema televisivo (switch off)''. Incomprensibile appare anche la possibilità (o la certezza?) che le reti in analogico, di cui sarebbe reso obbligatorio il trasferimento sul digitale, passino a un altro operatore analogico, a dimostrazione evidente che il sistema digitale a regime è al momento un'eventualità e non una certezza''. Perplessità del Coordinamento anche sul tetto pubblicitario ''laddove non viene considerato che per Mediaset i ricavi derivanti dalla vendita degli spazi pubblicitari rappresentano l'unica fonte di finanziamento, mentre altre imprese concorrenti possono, ad esempio, contare sul canone e sugli abbonamenti''. La segreteria della Federazione Nazionale della Stampa ''si è impegnata a sottoporre in tempi brevi le questioni evidenziate dal Coordinamento dei Cdr Mediaset prima al Coordinamento nazionale dell'emittenza radiotelevisiva e poi alla Giunta per una presa di posizione definitiva sul disegno di legge Gentiloni, che tenga conto anche dei rilievi mossi dal Coordinamento dei Cdr Mediaset'', conclude la nota. (ADNKRONOS)