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Cronaca 07 Gen 2011

Colpo di pistola contro il giornalista Nello Rega a Potenza Preoccupazione e forte richiamo alle Autorità dalla Fnsi Spampinato (Ossigeno): "Da oltre un anno chiediamo maggiore protezione"

Un colpo di pistola è stato sparato la notte scorsa contro l'automobile guidata dal giornalista di Televideo Rai, Nello Rega - autore del libro ''Diversi e divisi'' sulla convivenza tra islamici e cristiani - che è rimasto illeso. Rega è stato ripetutamente minacciato a Potenza e a Roma, a partire dal 2009.

Un colpo di pistola è stato sparato la notte scorsa contro l'automobile guidata dal giornalista di Televideo Rai, Nello Rega - autore del libro ''Diversi e divisi'' sulla convivenza tra islamici e cristiani - che è rimasto illeso. Rega è stato ripetutamente minacciato a Potenza e a Roma, a partire dal 2009.

Il fatto è avvenuto a pochi chilometri da Potenza, sulla statale Basentana, mentre il giornalista tornava a casa dopo aver trascorso una serata con alcuni amici, nel Materano. Rega viaggiava da solo.
Il proiettile è stato sparato da un'automobile che ha affiancato quella di Rega dopo averla speronata: il colpo ha infranto i vetri posteriori della vettura del giornalista che ha accelerato ed è riuscito a raggiungere Potenza dove ha avvertito la Polizia e i Carabinieri.

L'auto di Rega è ora in un deposito dei Carabinieri dove, oggi, i tecnici dell'Arma continueranno ad esaminarla.
Rega ha raccontato agli investigatori di aver visto sull'auto che ha speronato la sua almeno due persone e di aver sentito almeno un colpo di pistola: ''Chi ha sottovalutato il pericolo che correvo - ha detto all'ANSA il giornalista - ora deve fare un esame di coscienza. Sono terrorizzato e chiedo ancora una volta allo Stato di proteggermi adeguatamente. Tuttavia – ha concluso il giornalista - non mollerò perché non voglio rinunciare alla mia libertà di pensiero''. (ANSA)

GIORNALISTI: A REGA DAL 2009 MINACCE DOPO LIBRO SU ISLAM

Dal settembre 2009, sono una decina gli episodi di minacce ricevute, a Potenza e a Roma, dal giornalista di Televideo Rai, Nello Rega, contro la cui automobile la notte scorsa è stato sparato un colpo di pistola.

Le minacce cominciarono dopo la pubblicazione del libro ''Diversi e divisi'' (edizione Terra del Sole) sulla convivenza tra islamici e cristiani: il 24 settembre del 2009, tre giorni prima della presentazione a Potenza, il giornalista riferì di aver ricevuto una busta con due proiettili. In seguito, in altre tre occasioni, Rega trovò buste con proiettili sulla sua auto, a Roma, nel parcheggio di Saxa Rubra, e nella cassetta della posta della sua abitazione, a Potenza.

Il 27 novembre 2009, invece, nel capoluogo lucano, fu lasciata una testa mozzata di agnello all'interno dell'automobile del giornalista. Un'altra busta con due proiettili fu depositata il 7 aprile 2010 sullo zerbino davanti alla porta dell'abitazione di Rega, a Potenza. Infine, lo scorso 22 novembre, nella buca delle lettere del palazzo di Potenza dove abita Rego' trovò due cartucce per fucile. (ANSA)

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato:
“L’attentato di cui è stato vittima il giornalista di Televideo Nello Rega non va sottovalutato e, prima ancora di ogni valutazione sui possibili ispiratori e mandanti, ogni sforzo deve essere compiuto per assicurare la tutela ad un collega da due anni sotto il tiro con minacce e intimidazioni di presunti gruppi del fondamentalismo islamico. La Fnsi aveva già segnalato mesi fa, al Viminale diversi casi di giornalisti minacciati per l’ovvio scopo di limitarne la libero attività professionale e l’espressione di plurali punti di vista. Tra questi, il caso dei ripetuti allarmi per la vita di Nello Rega dopo la pubblicazione del suo libro “Diversi e divisi”, una attenta analisi sulla convivenza tra islamici e cristiani. Il collega, infatti, oltre a svolgere la sua testimonianza professionale di giornalista indipendente, è da tempo impegnato, sul piano civile, sulle frontiere del dialogo, della convivenza e della libertà religiosa. Per un certo fanatismo, invece, è considerato un pericolo da offendere e respingere. I colpi di pistola contro di lui, fortunatamente non andati a segno, rendono l’allarme molto alto. Al collega va la nostra piena e affettuosa solidarietà. Al Ministro degli Interni, Roberto Maroni, e alle autorità preposte alla sicurezza l’appello ad agire con determinazione per far luce su quest’ultimo grave episodio e per assicurare condizioni di serenità per la vita di Rega e della sua famiglia”. Dichiarazione di Alberrto Spampinato direttore di Ossigeno per l'Informazione, osservatorio FNSI Ordine dei Giornalisti sui cronisti minacciati in Italia:
"Da oltre un anno Ossigeno chiede che il giornalista Nello Rega sia protetto in modo adeguato di fronte a minacce gravi e ripetute. Ci è stato detto che di fronte ai tagli al personale addetto alle scorte è difficile prendere queste decisioni. Infatti si continua a rinviare mentre le minacce continuano. Chiediamo al ministro dell'Interno cosa si aspetta ancora, dopo l'agguato a mano armata di ieri a Potenza. Il caso Rega, che recentemente abbiamo segnalato anche all'OSCE, è l'emergenza più' grave di cui ci siamo occupanti nel Rapporto Ossigeno 2010 che segnala 78  casi di giornalisti minacciati e intimiditi in Italia". ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA DI BASILICATA
L’Associazione della Stampa di Basilicata esprime solidarietà al collega Nello Rega che stanotte è stato vittima di un grave e vile attentato.
L’Associazione della Stampa torna quindi a chiedere con maggiore determinazione agli organi preposti di assicurare al collega Rega una adeguata protezione su tutto il territorio nazionale, come già aveva chiesto nei mesi scorsi, insieme alla Fnsi, al capo della Polizia Manganelli in un apposito incontro.
L’attentato a Rega rappresenta non solo un attacco alla persona ma anche alla libertà di informazione che l’Associazione della Stampa di Basilicata e la Fnsi continueranno a difendere con ogni mezzo. ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA
Ancora una volta un giornalista nel mirino di chi vuole ostacolare l’esercizio della libera informazione. Un colpo di pistola, per fortuna andato a vuoto, è stato sparato ieri contro il collega Nello Rega, da tempo impegnato sul versante delle inchieste e dell’informazione a tutela della libertà di culto, di pensiero e della convivenza fra le religioni. Dopo le minacce si è passati ai fatti. Cos'altro deve accadere prima che il ministro dell'Interno intervenga per dare la giusta protezione al collega?  E' inaccettabile che la pratica resti ferma sui tavoli del ministero senza alcuna risposta. Il ministro dell'Interno intervenga oggi: ogni giorno di ritardo peserà sulle coscienze di chi non si è assunto la responsabilità di decidere. E' l'appello che rivolgiamo anche al Prefetto di Potenza. Intanto esprimiamo la nostra più affettuosa solidarietà a Rega e ci mettiamo a disposizione per mettere in atto qualsiasi iniziativa a tutela dell’incolumità fisica e della libertà professionale del collega di Televideo Rai.

 

 

@fnsisocial

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