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Fnsi 17 Mag 2008

Claudio Petruccioli: "Direttore unico per i Tg della Rai" La proposta del presidente formulata nel corso di un'intervista a Repubblica Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, boccia: "E' impraticabile"

"Il nostro progetto editoriale non è blindato. Può essere corretto ascoltando le ragioni di tutti, anche della redazione». Così in un'intervista a Repubblica il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, a proposito dello spostamento di Primo piano a tarda notte.

"Il nostro progetto editoriale non è blindato. Può essere corretto ascoltando le ragioni di tutti, anche della redazione». Così in un'intervista a Repubblica il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, a proposito dello spostamento di Primo piano a tarda notte.

«Abbiamo discusso il piano editoriale per tutto il 2007. E lo abbiamo approvato a gennaio, non certo ieri - prosegue il presidente della Rai - non riguarda il Tg3 ma l'intera offerta della Rai, poi: l'informazione e anche l'intrattenimento. Le novità, che arrivano da lontano, prendono corpo ora che usciamo di scena. Ma noi abbiamo il dovere di lavorare fino all'ultima ora». Per Petruccioli, «l'offerta Rai è afflitta da una grave deviazione: il cannibalismo. I nostri programmi si mangiano l'un l'altro, perché vanno in onda nello stesso orario. Il danno e la beffa. È arrivato il momento di curare questo male». Il presidente prosegue sostenendo che Primo piano, «oggi in onda ad orari variabili e con ritardi anche gravi, potrà avere un pubblico più fedele e numeroso se trasmesso ad orario certo». Il presidente della Rai osserva: «Il nostro piano editoriale non può essere letto all'interno dei vecchi schemi destra, sinistra, centro. Queste chiavi di interpretazione, applicate alla politica o ai giornalisti, sono fuorvianti, datate» e aggiunge: «La Tv pubblica inglese ha un unico direttore. I vari telegiornali si articolano in base ai contenuti che propongono e a seconda del pubblico cui si rivolgono. La Rai ha bisogno di seguire la stessa strada». «Telekabul non esiste più e da un pezzo - conclude Petruccioli - c'è al suo posto una redazione pluralista ed europea. Noi ne rispettiamo la storia e l'orgoglio. Per questo vogliamo dialogare, con lei ed ogni altra, fino all'ultimo secondo del nostro mandato». L'idea di un direttore unico per l'Informazione in Rai è «impraticabile». A sostenerlo è il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri. «È positivo il fatto che il presidente della Rai Petruccioli sia disposto ad archiviare il progetto che Primo piano e il Tg tre giustamente rifiutano - spiega Gasparri - è positivo che ci sia stata convergenza da tutte le parti su questa critica all'errore dei vertici Rai. È giusto come dice Petruccioli proseguire la discussione sul ruolo del servizio pubblico. È invece singolare e non praticabile l'idea di un superdirettore di tutti i tg». «Così come non ha spazio - conclude - un congelamento che danneggerebbe una Rai che è invece una risorsa da preservare e valorizzare». Intanto dalla Sicilia partono altre bordate polemiche contro il ridimensionamento di Rai-Med. «Sarebbe molto grave che, in vista della creazione dell'area di libero scambio euromediterranea, la Sicilia che ha un'importanza strategica culturale e geografica, venisse privata della Redazione del canale Rai Med». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, commentando un comunicato interno della Rai che parla di «un potenziamento e arricchimento del palinsesto di Rai Med con la programmazione di Raitalia». «Se il palinsesto televisivo sarà riassorbito all'interno di quello di Raitalia - osserva Lombardo - dopo sette anni di trasmissioni autonome, Rai Med verrebbe di fatto a perdere ogni specificità territoriale ed editoriale. L'ulteriore conseguenza potrebbe essere il trasferimento della attività produttiva siciliana nella redazione centrale di Roma o altrove». Per questo il governatore dell'Isola sollecita «l'amministrazione della Rai a rivedere e mantenere in Sicilia, come ha più volte promesso, la redazione di questo importante canale, l'unico in Italia bilingue italiano e arabo». «Al contempo - auspica Lombardo - si impegni a potenziarlo e rilanciarlo occupando l'intero spazio a disposizione, e non la sola fascia serale, partendo proprio dall'esperienza professionale accumulata in Sicilia anche con gli oltre 15 anni della rubrica Mediterraneo di Rai Tre. Credo peraltro - conclude Raffaele Lombardo - che i siciliani presenti nel Governo nazionale si batteranno afffinché non avvengano ridimensionamenti occulti». ROMANI, SBAGLIATO CAMBIARE COLLOCAZIONE 'PRIMO PIANO' ''Cambiare la collocazione di 'Primo Piano' nel palinsesto di RaiTre, trasmettendolo a notte fonda, significherebbe rinunciare a una fascia di pubblico fidelizzata e sostituire un contenitore di informazione con quattro programmi della Dandini e due di Fazio. Immaginare sei serate tutte quante dedicate alla satira politica, con un preciso orientamento, non fa bene al servizio pubblico''. Lo ha dichiarato il sottosegretario con delega alle comunicazioni, Paolo Romani, in un'intervista rilasciata a Klaus Davi per KlausCondicio. ''Il marketing televisivo, soprattutto per quanto riguarda l'informazione, ma non solo, ha abitudini ben precise, specie alla sera - ha aggiunto -, dove c'è chi guarda un Tg alle 19, chi alle 20 e chi alle 23. Il servizio pubblico propone dei telegiornali un po' diversi tra di loro, ma questo è un bene. Per questo motivo 'Primo Piano' non va spostato''. Quanto sempre in merito al palinsesto Rai per Romani, ''non ha nessun senso che il servizio pubblico trasmetta i reality. Il contratto di servizio della Rai infatti prevede che si debbano fare almeno un 65% di programmi di utilità pubblica. Se ancora non lo ha fatto cominci ad attivarsi''. (ANSA)

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