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Fnsi 04 Feb 2004

Cina: Le autorità vietano ai giornalisti stranieri di recarsi nelle province colpite dall’epidemia di influenza aviaria

Cina: Le autorità vietano ai giornalisti stranieri di recarsi nelle province colpite dall’epidemia di influenza aviaria

Cina: Le autorità vietano ai giornalisti stranieri di recarsi nelle province colpite dall’epidemia di influenza aviaria

Il ministro cinese degli Affari esteri e il responsabile delle province di Hunan, Hubei e Guangxi (a sud del paese), hanno vietato alla maggioranza dei corrispondenti esteri con base a Pechino di recarsi nelle regioni colpite dall’influenza dei polli. Dopo aver impedito ai giornalisti esteri di coprire liberamente l’epidemia di Aids nella provincia di Henan e quella di Sars, le autorità cinesi danno nuovamente prova di manifesta mancanza di trasparenza nella gestione di un problema sanitario. Reporter senza frontiere chiede all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di intervenire presso le autorità cinesi affinché lascino i giornalisti stranieri indagare liberamente nelle province colpite dall’influenza dei polli. Fin dalla manifestazione dei primi casi di influenza aviaria, (fine gennaio 2004) nelle province di Hunan, Hubei e Guangxi (a sud del paese), le autorità cinesi hanno rifiutato di accordare alla maggioranza dei corrispondenti esteri basati a Pechino (le televisioni europee ARD, France 2 et BCC), le necessarie autorizzazioni per gli spostamenti nel paese. Le autorità hanno spiegato ai giornalisti che "tra qualche giorno" sarebbe stata organizzata una conferenza stampa. Per contro, alcune decine di giornalisti della stampa ufficiale cinese sono stati invitati a recarsi nelle regioni toccate dal virus dei polli per constatare che "le autorità e i contadini hanno provveduto all’eliminazione, alla disinfestazione e alla pulizia degli allevamenti di polli". Il dipartimento della propaganda ha chiesto ai responsabili dei principali media cinesi di annunciare che l’epidemia è ormai sotto controllo. Nel corso degli ultimi anni, Reporter senza frontiere ha recensito e denunciato decine di episodi di censura di giornalisti stranieri che avevano condotto delle inchieste relative ai problemi di salute pubblica in Cina (in particolare, Aids e Sars).

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