L'Ispettorato Territoriale Lazio del Ministero delle Comunicazioni chiude AGRTV L'emittente Comunitaria romana ha come obiettivo la crescita personale e professionale, nell’ambito della comunicazione, dei giovani e del territorio. Il Cdr ha emesso un comunicato di protesta che diffondiamo.
"Con un provvedimento che non prevede conciliazioni o repliche l’Ispettorato territoriale del Laziodel Ministero delle Comunicazioni ha intimato la chiusura di AGR TV, una piccola emittente locale del primo entroterra del litorale romano. La televisione è una delle varie espressioni dell’Associazione Giornalistica Radiotelevisiva, entità di aggregazione e di formazione senza scopo di lucro, che ha come obiettivo la crescita personale e professionale, nell’ambito della comunicazione, dei giovani e del territorio su cui opera, quello del XIII Municipio di Roma, fornendo, senza alcun finanziamento pubblico, l’informazione locale, gli approfondimenti e l’intrattenimento in una zona quanto mai degradata della capitale che, nel periodo dal 2003 a tutto il 2006 ha dato voce senza restrizioni alle istituzioni locali, alle scuole, alle associazioni culturali e religiose di ogni credo e culto, ai comitati di quartiere, alla politica ed ai singoli cittadini del territorio. AGR TV, ottenuta la Concessione per l'esercizio a carattere Comunitario dal Ministero delle Comunicazioni; ha iniziato le proprie trasmissioni nel 2003 e ha dovuto interromperle appena il 30 dicembre del 2004. Ha avuto il nulla osta del Ministero delle Comunicazioni nel 2005, ha ricevuto l’onerosa autorizzazione anche alla sperimentazione digitale nello stesso periodo, e, il 2 gennaio del 2007 ha ricevuto l’intimazione dall’Ispettorato Territoriale del Lazio del Ministero delle Comunicazioni di interrompere le attività di trasmissione pena il sequestro degli impianti, delle attrezzature con conseguente denuncia penale. Nonostante tutti i controlli sulle emissioni di AGR TV, concordati o a campione, abbiano riscontrato misure congruenti con le specifiche tecniche previste, come risulta dai verbali del Ministero, la chiusura è stata motivata con le interferenze nei confronti degli impianti di CPS srl, emittente da Poggi d’Oro sullo stesso canale, con bacino principale nell’area a Sud di Roma. A supporto del provvedimento è allegato un verbale di misura da cui si evince chiaramente che il segnale di CPS (Canale Zero) è interferito da Rete Sole. Inoltre, i valori di emissione riscontrati per CPS srl nel bacino conteso sono notevolmente superiori a quanto prevedibile con la potenza e gli altri parametri autorizzati dal Ministero. E’ almeno sospetto che tali valori, non presi in considerazione né per un controllo degli impianti di CPS srl né per un’azione nei confronti di un’emittente manifestamente interferente. Sono stati usati solo per intimare lo spegnimento ad AGR TV, senza procedere con le attività di compatibilizzazione previste dalla normativa, nonostante la disponibilità espressa. Pur riconoscendo, in documenti pubblici, che la concessione di AGR TV sia in tecnica analogica che digitale "rappresentano titoli che consentono la prosecuzione dell’attività con gli impianti censiti ai sensi dell’art. 32 della legge 223/90 in regolare esercizio”, l’Ispettorato, in concreto, non consente l’utilizzo di alcun canale, concludendo, in maniera palesemente vessatoria, le sue conclusioni tecniche “Chiaramente l’emittente AGR TV non avrebbe motivo di esistere con una così drastica riduzione del segnale, pressoché annullato". In aggiunta a tutte le omissioni, risulta evidente come l’Ispettorato permetta ad una società ed alle sue infinite espressioni di emittenza (canale Zero, ovvero Tele Tuscolo, ovvero Tele Pontina, ovvero Supernova, ovvero Tele A, ovvero Europa TV) che non rispetta la normativa di accaparrarsi un bacino fuori dalla sua competenza, con mire di ulteriori espansioni verso nord". AGR Associazione Giornalistica Radiotelevisiva IL Comitato di Redazione