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Sindacale 22 Gen 2010

Cdr/Rsu: ennesimo stato di crisi a Quadratum, preannunciato un pacchetto di 15 giorni di sciopero

L’ennesimo stato di crisi richiesto dalla editrice Quadratum, con la chiusura dell’ennesima rivista, VS, e l’individuazione di 14 esuberi (7 giornalisti, 6 impiegati, 1 operaio, come recita sterilmente il documento presentato alle rappresentanze sindacali) sono il chiaro segno della totale mancanza di imprenditorialità che ha contraddistinto la casa editrice milanese negli ultimi anni.

L’ennesimo stato di crisi richiesto dalla editrice Quadratum, con la chiusura dell’ennesima rivista, VS, e l’individuazione di 14 esuberi (7 giornalisti, 6 impiegati, 1 operaio, come recita sterilmente il documento presentato alle rappresentanze sindacali) sono il chiaro segno della totale mancanza di imprenditorialità che ha contraddistinto la casa editrice milanese negli ultimi anni.

CDR e RSU denunciano con forza una situazione non più sostenibile: èindubbio che la crisi del 2009 abbia colpito tutti indistintamente, ma è altrettanto vero che si respira pesantemente l’incapacità da parte dell’attuale management di gestire l’azienda. Se la redditività media delle aziende editoriali è del 12% e quella della Quadratum è del 1,2%, come scritto nel documento sopra menzionato, significa che la crisi e il mercato hanno ben poco a che vedere con la progressiva perdita economica e di prestigio.
Scelte scellerate, come il cambio di tre concessionarie di pubblicità in tre anni, una tignosa taccagneria (tutto, in questa azienda è un costo, soprattutto i dipendenti...), una sostanziale mancanza di vedute imprenditoriali stanno recando un danno enorme alla Quadratum.
I lavoratori sono stanchi di pagare in prima persona per le incapacità gestionali di chi dovrebbe avere, responsabilmente, la forza di guidare un’azienda delle dimensioni e dell’importanza di Quadratum.
Per questo, la maggioranza dei dipendenti Quadratum ha votato l’applicazione dello stato di agitazione, con il conseguente blocco degli straordinari e il rispetto certosino dell’orario di lavoro, e ha affidato un pacchetto di 15 giorni di sciopero alle rappresentanze sindacali da usare nei modi e nei tempi ritenuti più opportuni.

CDR/RSU

@fnsisocial

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