«Indebolire il pilastro della tutela delle fonti vuol dire demolire la professione giornalistica, la sua possibilità di fare inchiesta, e quindi vuol dire sgretolare il diritto dei cittadini a essere informati. La sentenza del Tar è su Report, ma non riguarda solo Report. Perché apre scenari preoccupanti per la tenuta complessiva della tutela delle fonti sancito dalla legge professionale. E non riguarda solo la Rai, ma rischia di travolgere tutte le aziende che accedono a contributi pubblici».
Lo affermano, in una nota congiunta, Federazione nazionale della Stampa italiana e Usigrai, che hanno deciso di convocare per mercoledì 23 giugno alle 15, nella sede della Fnsi, una conferenza stampa «per fare il punto sulla sentenza e sulle iniziative che metteremo in campo a tutela di tutte le giornaliste e i giornalisti».
All'incontro saranno presenti il conduttore, Sigfrido Ranucci, e la redazione di Report. «Sarà annunciata la costituzione di un collegio di legali che assisteranno le colleghe e i colleghi intercettati o che hanno subito la violazione delle fonti e del segreto professionale», concludono Fnsi e Usigrai.
Diretta sulla pagina Facebook della Fnsi.