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Cronaca 27 Gen 2008

Caso Mastella, Siddi: "Contro Sortino delle Iene una censura inquietante"

"La censura è sempre un brutto sintomo di malattia o di eccesso di potere. Magari di un potere che, come nel caso del servizio bloccato da Mediaset a Alessandro Sortino delle Iene, prima promuove un genere di comunicazione che fa discutere e fa audience e poi pensa o dà l'idea di poterlo e volerlo usare per altri fini manovrando un telecomando censorio sulla sua stessa programmazione". A sottolinearlo è Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa

"La censura è sempre un brutto sintomo di malattia o di eccesso di potere. Magari di un potere che, come nel caso del servizio bloccato da Mediaset a Alessandro Sortino delle Iene, prima promuove un genere di comunicazione che fa discutere e fa audience e poi pensa o dà l'idea di poterlo e volerlo usare per altri fini manovrando un telecomando censorio sulla sua stessa programmazione". A sottolinearlo è Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa

"Ma la censura è, in questo caso, inquietante - continua Siddi in una nota - anche perchè è arrivata in coincidenza con una crisi politica che vede il leader del gruppo editoriale a capo di una parte politica in campagna elettorale. Questo rende ancora più delicato il caso e ripropone la questione irrisolta della separazione degli interessi estranei a quelli editoriali per le imprese di comunicazione. Ad Alessandro Sortino, da tutti riconosciuto come 'ienà di valore, è stato impedito di mandare in onda un lavoro tipico delle Iene, fatto sul caso Mastella, dopo che una parte alternativa (una sorta di ieratica interlocuzione in diretta del figlio dell'ex ministro) era andata in onda su altre emittenti. Con i canoni dell'informazione tradizionale, si può dire che su due voci una non può dire la sua". Per il segretario della Fnsi, "si può consentire o dissentire con l'impostazione di Sortino ma non si può accettarne la censura. E nel caso specifico, essendo egli considerato un fuoriclasse nel suo genere, è evidente che sotto censura è il genere che da oggi si porterà appresso il dubbio del taroccamento. Quanto a Sortino, insieme alla solidarietà che gl esprimo e che, in nome della libertà e del pluralismo, gli spetta e gli dovrebbe arrivare da tutti i liberali, un'ultima considerazione su cui riflettere: un cognome, più meno noto, deve danneggiare le persone se comunque non dev'essere motivo di privilegi? La domanda vale per i Sortino come per i Mastella. Ciascuno ha diritto a essere considerato per i suoi talenti e per la sua personalità". (ANSA)

@fnsisocial

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