''Nel mio corpo ho una quantita' di polonio cinque volte superiore alla dose considerata mortale''. E' Mario Scaramella in persona, rispondendo a una intervista telefonica del Tg1, a sciogliere l'enigma nell'enigma. L'ex consulente della Mitrokhin ha ingerito o inalato una dose di Polonio 210 - il dato e' a questo punto definitivo - potenzialmente mortale
''Quindi l'umore non e' dei migliori'', aggiunge nella stessa occasione. A parlare e' una voce mesta, piuttosto sicura, attraversata da un velo di sorprendente ironia. Fiato ancora sospeso, invece, sull'altra piu' complicata vicenda, su cui indaga Scotland Yard: a questo proposito uno spiraglio si apre nelle parole dell'avvocato Sergio Rastrelli. Annuncia che Scaramella e' in possesso di dati e nomi di politici e giornalisti legati allo spionaggio sovietico. Sarebbe intenzione del suo assistito - un suo non lontano parente, fra l'altro - consegnare all'opinione pubblica tutto quello che sa. Intanto, i risultati delle analisi cui e' sottoposto continuamente il consulente contaminato dovrebbero essere accessibili nelle prossime ore: il bollettino ufficiale dello University College Hospital di Londra sara' divulgato domani mattina. Scaramella al momento si sente bene, e' ancora lui a dirlo, a conferma di quanto sostenuto dalle fonti sanitarie inglesi. L'ospedale aveva reso noto nel pomeriggio che, a dispetto della forte dose di polonio 210 trovata nelle sue urine, il paziente ''continua a star bene e sono normali gli esami clinici ai quali e' stato finora sottoposto''. Sul giallo relativo alle condizioni di salute, che si intreccia a quello di una spy story di interesse mondiale, non sbagliava troppo forse Paolo Guzzanti, che ha mantenuto costantemente acceso il suo pessimismo, sotto i riflettori del Paese. Anche oggi, il presidente della commissione Mitrokhin, al centro di accese polemiche negli ultimi giorni, aveva detto: ''Non e' stato contaminato, ma semmai avvelenato ed e' una vittima di questo fatto. C'e' chi punta a non far capire questa ovvia situazione''. Quindi, le critiche ai segnali rassicuranti provenuti in questi due giorni dal ministero della Salute, che aveva annunciato che Scaramella sarebbe stato dimesso domani dall'ospedale di Londra: ''Si punta a rassicurare - aveva insistito Guzzanti - ma il problema esiste. Stamani ho parlato con Scaramella e ho ricevuto un messaggio. I medici lo terranno sotto osservazione per almeno due settimane per fare delle biopsie e fare periodici prelievi del midollo spinale. I medici gli hanno detto chiaro e tondo che se entro tre mesi il suo midollo spinale non collassera' si potranno valutare delle terapie comunque sempre in un ambito particolare: quello di un malato di cancro che dovra' sottoporsi a chemioterapie per tutta la vita''. ''A Scaramella e' stata somministrata una dose di Polonio 210 che e' tra 10 e 20 volte inferiore a quella che ha ucciso Litvinienko - aveva anche aggiunto - Comunque secondo gli standard inglesi questa dose e' 'potenzialmente letale' ''. Secondo il senatore azzurro, che lo aveva individuato per la commissione Mitrokhin, Scaramella ''non e' contaminato come la moglie dell'ex spia, ma avvelenato. Ha chiesto di poter avere un appartamento privato vicino all'ospedale per poter seguire questo programma di accertamenti. Quindi non capisco questa logica di rassicurazione che si cerca di far passare sui mezzi di informazione. Questo e' quello che hanno detto a Scaramella gli inglesi. E quando gli hanno comunicato che per lui c'erano poche speranze gli hanno affiancato uno psicologo''. Certo e' che l'attenzione del mondo non aspetta soltanto notizie sullo stato di salute dell'ex consulente, che ritiene di essere stato avvelenato insieme alla spia russa deceduta nei giorni scorsi. ''Mi ha messo in condizione di rivelare all'esterno quelle che ritiene essere le motivazioni del suo avvelenamento - ha detto oggi Rastrelli - e tutte le informazioni che Litvinenko gli aveva trasferito nel corso del tempo''. Il difensore ha sottolineato che l'ex consulente e' in possesso di documenti e prove registrate su nastro di quanto, secondo le anticipazioni del legale, intendera' rendere noto al Paese. Dati e nomi che avrebbe ricevuto, fra gli altri, dallo stesso Litvinenko. (ANSA)