Riaprire il caso di Italo Toni e Graziella De Palo. È l'appello congiunto che viene dalla Federazione nazionale della Stampa italiana e dal Sindacato Giornalisti Marchigiani, d'intesa con l'Ordine regionale dei giornalisti, e dalla famiglia di Italo Toni, che si sono incontrati oggi ad Ancona. «Le esigenze di verità e giustizia hanno la precedenza su tutto», ha dichiarato il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.
Giulietti ha messo a disposizione della famiglia Toni i servizi legali della Fnsi, annunciando un prossimo incontro a Roma per valutare ogni iniziativa possibile per raggiungere l'obiettivo, che appare più vicino dopo la desecretazione degli atti sulla scomparsa dei due giornalisti, avvenuta a Beirut il 2 settembre 1980 nel corso di un viaggio-inchiesta.
All'incontro, che ha toccato le redazioni del Corriere Adriatico, di ÈTv Marche e della Testata giornalistica regionale della Rai, hanno partecipato il fratello e il cugino di Italo, Aldo Toni e Alvaro Rossi, la nipote del giornalista, Teodora Toni, il segretario del Sigim, Piergiorgio Severini.
Negli anni sono state formulate diverse ipotesi sulla sorte di Italo Toni e Graziella De Palo, non ultima una connessione di questa vicenda con la strage di Bologna, avvenuta pochissimi giorni prima della scomparsa. Toni, giornalista di Sassoferrato, in provincia di Ancona, avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 31 gennaio.