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Fnsi 13 Dic 2002

Caso Fiat: Cdr del «Corriere della Sera»

Caso Fiat: Cdr del «Corriere della Sera»

Caso Fiat: Cdr del «Corriere della Sera»

I rappresentanti dei giornalisti del «Corriere» lanciano ancora una volta un forte richiamo a tutela dell'indipendenza dell'informazione. Lo avevano già fatto lo scorso settembre; in vista di un possibile allargamento del patto di sindacato Hdp, la società che attraverso Rcs controlla il «Corriere». Lo hanno ribadito il 5 dicembre, all'assemblea straordinaria Hdp. In quelle occasioni hanno anche mandato, per ufficiale giudiziario, a tutti i protagonisti Rcs-Hdp un «atto di significazione» per ricordare loro gli obblighi che si sono assunti entrando nella proprietà del "Corriere della Sera»: innanzitutto rispettare l'indipendenza dei «Corriere» dai poteri politici di qualunque parte e dai poteri economici (compresi quelli riconducibili agli interessi degli stessi azionisti). Questo dovere non è solo morale, ma anche giuridico: è chiaramente, espresso nelle «carte del Corriere» a tutela della libertà quotidiana dei primo giornale italiano. Nel nostro Paese la legalità rischia, sotto certi aspetti, un appannamento. Anche il Censis, nel suo rapporto annuale appena pubblicato, parla di un Paese in declino. Ma chi si trova a operare in luoghi dove sono in gioco beni essenziali può opporre a questa deriva una assunzione di responsabilità in prima persona. Questo riguarda prima di ogni altra noi: la libertà è il nostro diritto-dovere di giornalisti verso i lettori. Un dovere che intendiamo onorare. Ma perché questo sia possibile, abbiamo bisogno della collaborazione di tutte le parti in causa: a partire dagli stessi lettori che costituiscono il patrimonio principale del «Corriere» e che possono segnalarci i dubbi che dovessero avere leggendoci ogni giorno, perché chi guarda da «fuori» a volte «vede» con più chiarezza di chi sta in campo. Abbiamo anche chiamato in causa con nomi e cognomi, nel settembre scorso, l'intera proprietà del «Corriere», i soggetti del patto, di sindacato e i manager responsabili dell'impresa: Cesare Romiti presidente Rcs; Franco Tatò prendente Hdp; , Maurizio Romiti, amministratore delegato Hdp; Paolo Fresco, Sicind, Fiat; Francesco Cingano, presidente Mediobanca; Vincenso Maranghi, amministratore delegato Mediobanca; Gian Luigi Garrino, presidente Gemina; Pier Giorgio Romiti, consigliere delegato Gemina; Giampiero Pesenti, presidente e consigliere delegato Italmobiliare; Giovanni Gavazzi, presidente Italcementi; Gianfranco Gutty, presidente Assicurazioni Generali, Fabio Cerchiai e Giovanni Perissinotto, consiglieri delegati Assicurazioni Generali; Marco Tronchetti Provera, presidente Pirelli & C.; Giovanni Bazoli, presidente IntesaBci; Corrado Passera, amministratore delegato IntesaBci; Luigi Lucchini, presidente Sinpar; Roberto Bertazzoni presidente Smeg International; Umberto Quadrino, presidente Edison; Giulio Del Ninno, consigliere delegato Edison; Guido De Vivo, consigliere delegato Mittel. A ciascuno chiediamo pubblicamente atti coerenti e assunzione di responsabilità rispetto agli obblighi giuridici che si sono presi entrando nella proprietà del «Corriere della Sera»: C'è tra noi sconcerto e preoccupazione per possibili oscuri intendimenti che tornano ad aleggiare su Via Solferino. Il Comitato di redazione del «Corriere della Sera» (Ivo Caizzi, Raffaele Fiengo, Rodolfo Grassi, Giuseppe Pullara, Stefania Tamburello)

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