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Cronaca 02 Set 2009

Caso Boffo, "Famiglia Cristiana": "In troppi rimpiangono la chiesa del silenzio"

Solidarietà al direttore di Avvenire Dino Boffo per il "grave e disgustoso attacco subito per aver osato criticare il governo", ma anche una riflessione sulla libertà di espressione della Chiesa, visto che " nell'Italia di oggi molti rimpiangono la Chiesa del silenzio". E' quanto si legge nell'ultimo numero di Famiglia Cristiana, in edicola domani

Solidarietà al direttore di Avvenire Dino Boffo per il "grave e disgustoso attacco subito per aver osato criticare il governo", ma anche una riflessione sulla libertà di espressione della Chiesa, visto che " nell'Italia di oggi molti rimpiangono la Chiesa del silenzio". E' quanto si legge nell'ultimo numero di Famiglia Cristiana, in edicola domani

A volere una chiesa silente, prosegue il settimanale dei paolini, "sono coloro che ogni volta che vescovi, parroci o mass media cattolici fanno sentire la loro voce, parlano di 'indebite ingerenze', minacciano ricatti e ritorsioni, brandendo l'otto per mille o il Concordato come cappio al collo di una Chiesa che si vorrebbe reticente o in ostaggio".
''Stupisce, da una parte e dall'altra - prosegue l'editoriale di apertura di Famiglia cristiana - l'invito alla Chiesa e ai suoi rappresentanti a non occuparsi di cio' che succede nel Paese e badare solo a 'cio' che le compete'. Come se la difesa della dignita' di ogni vita umana (dal bambino condannato a non nascere allo straniero inghiottito nel mare oltre che nell'indifferenza generale) non fosse di sua competenza''. Il settimanale critica inoltre le ipotesi espresse dal presidente emerito Francesco Cossiga (non esplicitamente citato con nome e cognome) riguardo la necessita' di controllo ''sulle dichiarazioni di responsabili della Curia, degli organi della Cei, dei vescovi italiani e degli organi di stampa della stessa Conferenza episcopale, delle singole diocesi o di istituti religiosi, quale ad esempio Famiglia Cristiana'', e fa riferimento al testo del Concordato in cui ''e' garantita ai cattolici e alle loro associazioni e organizzazioni la piena liberta' di riunione e di manifestazione del pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione''. E nell'enciclica ''Gaudium et Spes'' Famiglia Cristiana trova conferma sul dovere dei cristiani di ''denunciare come ingiuste le conseguenze di leggi che violano l'uguaglianza e i diritti fondamentali di ogni uomo. La logica del Vangelo non ammette silenzi. La reticenza puo' salvare equilibri politici, ma non tacitare la coscienza. Si' a compromessi realistici, ma non al prezzo della dignita' ''. (ANSA)

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