''C'e' piu' di un eccesso di zelo nella vicenda che ruota intorno alle fotografie scattate da Antonello Zappadu''. Lo sostiene la Federazione nazionale della stampa italiana che sottolinea il fatto che il presidente del consiglio e' personaggio pubblico e quindi esiste il diritto di cronaca
Per la Fnsi nella vicenda delle foto l'eccesso di zelo e' ''quello della Procura di Roma, che ha ipotizzato la tentata truffa per poter cosi' mettere sotto sequestro - ancor prima del pronunciamento del Garante della Privacy - anche gli scatti eseguiti in luogo pubblico, all'aeroporto di Olbia. Quello della societa' editrice di E Polis, che si e' affrettata ad annunciare un procedimento disciplinare a carico del fotoreporter in nome di presunte regole 'etico-valoriali': ha fatto molto bene l'assemblea di redazione a ricordare che per i giornalisti le norme deontologiche sono quelle fissate dalle carte dell'Ordine, e a rispondere con due giorni di sciopero alla reazione con la quale il direttore di testata ha accolto il pronunciamento dei suoi redattori''. Il Sindacato dei giornalisti ''non ha mai rivendicato un inesistente diritto al pettegolezzo o all'intrusione nella vita privata. Ma i personaggi pubblici - i politici come gli attori, che chiedono in permanenza la presenza delle telecamere e dei teleobiettivi - non possono dimenticare che per loro la soglia della riservatezza e' attenuata: come avvenne per Silvio Sircana, all'epoca portavoce del presidente del Consiglio Prodi, che era stato fotografato in una strada di Roma mentre a bordo della sua auto parlava con un trans; o come avvenne per Clemente Mastella, all'epoca ministro della Giustizia, fotografato mentre usava l'aereo di Stato per andare al Gran Premio a Monza. L'on. Berlusconi - continua la Fnsi - non puo' pretendere un trattamento diverso. C'e' un diritto di cronaca che non ha nulla a che vedere col gossip, e che va difeso''. (ANSA)