Botta e risposta tra l'Usigrai e il senatore Maurizio Gasparri sulla vicenda dell'ammanco dai bilanci del sindacato di base dei giornalisti del servizio pubblico. Cui si aggiunge la presa di posizione della segretaria generale Alessandra Costante a seguito della replica del parlamentare ai colleghi Rai.
«Vorrei rivolgere pubblicamente qualche domanda all'Usigrai, dai cui bilanci sono sparite, qualche tempo fa, cifre ingenti. Ci sanno dire a che punto sono le indagini su questa grave vicenda? Qual è l'attuale stato delle casse dell'Usigrai? Le persone coinvolte sono state ascoltate dall'autorità giudiziaria?», alcuni dei quesiti affidati alle agenzie giovedì 3 agosto 2023 da Gasparri, che fra le altre cose chiede conto dell'incarico dato a una società di revisori per verificare cosa sia successo, di alcune modifiche allo Statuto «che sono state richieste da membri che appartengono a questo sindacato» e se siano state fatte delle «verifiche attente» su un collaboratore su cui sono caduti importanti sospetti.
«Ne ho sentite dire di tutti i colori», incalza l'esponente di Forza Italia, «ci sono molte questioni che ci piacerebbe chiarire. L'Usigrai fa spesso puntuali precisazioni e contestazioni. Io invece mi limito a porre delle garbate domande. Sarei veramente felice se ottenessi delle risposte. Che non sono obbligatorie, ma che sarebbero gradite», conclude l'ex ministro.
Risposte che l'Esecutivo Usigrai fa pervenire a stretto giro. «Rispondiamo garbatamente al senatore Gasparri che, evidentemente non pago di partecipare all'occupazione della Rai, oggi prova il salto di qualità e punta a interferire anche nelle vicende di un sindacato», scrivono i rappresentanti sindacali.
«Ci spiace per lui – proseguono – ma dovrà farci pace: è commissario di vigilanza sulla Rai, non sull'Usigrai. Evidentemente nostalgico dei tempi in cui c'era il sindacato di Stato, si dimentica che per fortuna l'art.39 della Costituzione è ancora in vigore e garantisce l'organizzazione libera dei sindacati. Gli unici doveri sono nei confronti degli iscritti che, infatti, sono stati e sono costantemente aggiornati su tutto ciò che riguarda la nota vicenda dell'ammanco».
Comunque, conclude l'Esecutivo, «ammettiamo che facevamo il senatore ed ex ministro più scaltro: se pensa di distrarci dall'occupazione della Rai con questi mezzi, gli consigliamo di usare in maniera più proficua il suo tempo libero».
Risposta che non piace al parlamentare, il quale, continuando ad attaccare l'Usigrai, accusa i rappresentanti di sindacali di «scegliere la condotta del coniglio» e di dimostrare «allergia» alla verità non rispondendo alle domande.
Sulla vicenda interviene, infine, la segretaria generale Alessandra Costate. «Non vorremmo dover ricordare all'onorevole Maurizio Gasparri, senatore della Repubblica Italiana, i contenuti dell'articolo 39 della Costituzione», la posizione della numero uno della Fnsi.
«È chiaro fin dal primo momento – aggiunge – che l'organismo sindacale di base Usigrai sia parte offesa nella vicenda dell'ammanco. Così come tutti i colleghi iscritti all'Usigrai, la Fnsi è in attesa degli accertamenti della magistratura, alla quale, lo ricordo, si è rivolto direttamente il segretario del sindacato dei giornalisti Rai. Un conto è che della vicenda si parli anche con toni accesi all'interno del sindacato; un altro sono le irricevibili interferenze politiche esterne».