Carlo Azeglio Ciampi al Premio Unci 2002: ''Il cronista è il Dna del giornalismo''
22 novembre 2002. ANSA - ''Il cronista è il Dna del giornalismo'', ha detto il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, consegnando al Quirinale il Premio Cronista 2002 a dodici giornalisti. E' stata l'occasione anche per parlare dell'autonomia dell'informazione che, ha detto il presidente dell'Unione nazionale Cronisti Italiani, Guido Columba, è messa in difficoltà e richiederebbe forse nuove regole. ''Al di là delle norme, delle leggi che voi giustamente auspicate - ha risposto il capo dello Stato - voglio sottolineare una cosa che voi ben sapete: al di là di ogni regolamentazione, l'autonomia è affidata a voi stessi, a qualcosa dentro di voi. E' così in tutti i campi, per chiunque riveste responsabilità pubbliche: la regola è nella propria coscienza, nella deontologia professionale. Io uso spesso questa espressione: tenere dritta la spina dorsale''. ''Il cronista è il Dna del giornalismo - ha spiegato Ciampi ai giornalisti presenti - nel senso che quale che sarà in futuro l'evoluzione professionale di ciascuno di voi, tutti rimarrete sempre cronisti. Ed essere cronisti significa cercare le storie, al di là di quelle riferite dalle agenzie. Significa raccontarle, farle vivere, saperle interpretare. C'è bisogno di buona cronaca, di cronaca anche delle vicende positive, quelle che possono apparire meno interessanti, ma se riferite bene sono utili ai lettori''. Ciampi ha fatto un elogio speciale dei giornali locali. Nel suo ''viaggio in Italia'' si reca sempre a visitarne le redazioni. ''E ogni volta è una sorpresa - ha detto - vedere quanto sono animati da vivacità culturale, passione civile e professionale e quale profondo legame hanno con la società locale. Questi giornali rappresentano bene una Italia di provincia laboriosa e orgogliosa della propria cultura''. Il capo dello Stato ha concluso sollecitando una maggiore attenzione dei media per le sofferenze di alcune comunità italiane all'estero, a cominciare da quella che vive in Argentina. Il presidente dell'Unione Cronisti Guido Columba, presentando al capo dello Stato i vincitori del Premio Cronista 2002, ha chiesto l'aiuto di Ciampi. ''La libertà di stampa sta subendo un attacco senza precedenti'', ha affermato. Ha ricordato lo sciopero della FNSI a difesa dell'Istituto previdenziale dei giornalisti. Ha ricordato il duopolio televisivo e le concentrazioni editoriali nella carta stampata quali limitazioni del pluralismo; alcune iniziative della magistratura che ostacolano la cronaca giudiziaria; le resistenze delle Amministrazioni pubbliche all'applicazione della legge 241/90 sulla trasparenza e l'accesso agli atti e la proposta normativa per riconoscere al giornalista un ''accesso qualificato'' agli atti; e infine i tentativi di strumentalizzare la legge sulla privacy per negare l'informazione. ''Noi cronisti - ha detto Guido Columba - non esercitiamo il diritto bensì il dovere di cronaca. Così permettiamo al cittadino di esercitare i suoi diritti partecipare pienamente della democrazia. Quindi ogni volta che si nega un'informazione al cronista, che si cerca di ammannirgli una verità di comodo, in realtà viene penalizzato il cittadino e colpita la democrazia''.