«Il canone Rai? Prima si restituisce il maltolto. E così finalmente si potrà parlare di tetti pubblicitari, ovviamente insieme al Sic e ai limiti antitrust». Questa la posizione dell'esecutivo Usigrai che, in una nota, aggiunge: «A meno che non si voglia far passare come conquista il fatto di restituire alla Rai soldi che già dovevano essere da anni del Servizio Pubblico, e giustificare così una cortesia fatta ad alcuni privati».
Inoltre, incalzano i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico «se vogliamo fare una discussione seria, bisogna farla ricordando alcuni fatti: alla Rai è stato tolto il 5% in maniera strutturale; sottratto anche il 50% dell'erroneamente definito "extragettito". In totale 200 milioni di euro all'anno che spettano alla Servizio Pubblico da anni».
E ancora: «La Rai attende il versamento di 80 milioni previsti dalla Legge di Bilancio e incomprensibilmente ancora non versati dal governo; nel 2014 sono stati tolti 150 milioni alla Rai, con una norma su cui pende giudizio di costituzionalità; la Rai ha il canone più basso d'Europa. E il numero più basso di giornalisti – conclude l'Usigrai – in proporzione alle ore di trasmissioni autoprodotte».