Canale 68, una televisione senza giornalisti e senza tecnici. Duro comunicato del Sindacato dei giornalisti del Veneto
Una televisione locale senza giornalisti, senza tecnici, con una proprietà che, mentre fa parte della Commissione nazionale che tratta con la Fnsi il rinnovo del contratto giornalistico di settore, licenzia senza scrupoli giornalisti e crea un tale clima di tensione da far dimettere gli altri. La vicenda di Canale 68, televisione vicentina, è sconcertante e inaccettabile, simbolo di un’idea dell’informazione che nulla ha a che fare con i più elementari diritti contrattuali, sindacali di libertà professionale. Il picco è stato nel mese di giugno. Il 30 maggio si è dimessa una redattrice a tempo pieno, il 6 giugno, un altro redattore part time, pochi giorni dopo l'ultimo redattore rimasto, non assunto, ha comunicato la sua indisponibilità a continuare la collaborazione, prolungandola fino a fine luglio per senso di responsabilità. Sempre a giugno, si sono dimessi due tecnici del montaggio. In pratica, in redazione è rimasto solo un tecnico. Ma l'intensità delle ultime settimane era stata anticipata dalle dimissioni di un'altra montaggista, assunta da circa un anno e dal licenziamento in tronco di una giornalista. Il Sindacato giornalisti del Veneto intende tutelare in tutti i modi i giornalisti danneggiati da un comportamento di gravità assoluta. Sarà interessante capire come la proprietà produrrà le notizie del suo telegiornale in futuro, se rispetterà le leggi di settore, se, dopo aver finto un accordo con il Sindacato, intenderà affidare il suo prodotto-informazione a collaboratori sottopagati e ricattabili. Sicuramente il Sindacato dei Giornalisti risponderà con la durezza necessaria denunciando in ogni sede un modo di fare informazione che, fortunatamente, non ha eguali.