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Uffici Stampa 16 Nov 2010

Calandra, Consigliere nazionale Fnsi: al Congresso dovremo porre la questione dei pubblicisti e dell'applicazione della legge sugli uffici stampa

Antonino Calandra, vicesegretario dell'Assostampa Subalpina e vicepresidente del Gruppo uffici stampa del Piemonte, nonché consigliere nazionale della Fnsi, interviene nel dibattito precongressuale per porre all'Ordine del giorno la centralità della questione dei pubblicisti e dell'applicazione della legge 150 sulla comunicazione pubblica. perché sia cogente negli uffici stampa.

Antonino Calandra, vicesegretario dell'Assostampa Subalpina e vicepresidente del Gruppo uffici stampa del Piemonte, nonché consigliere nazionale della Fnsi, interviene nel dibattito precongressuale per porre all'Ordine del giorno la centralità della questione dei pubblicisti e dell'applicazione della legge 150 sulla comunicazione pubblica. perché sia cogente negli uffici stampa.

E’ di nuovo tempo di elezioni, di accordi e di risultati secondo le aspettative delle singole componenti. I giorni 28 e 29 del mese di novembre i giornalisti, iscritti al sindacato, saranno chiamati alle urne per eleggere i delegati che dovranno rappresentarli al XXVI congresso della Federazione nazionale della stampa, che si terrà a Bergamo nella seconda decade di gennaio dell’anno 2011.

Nel mondo delle professioni si è aperto negli ultimi anni un dibattito sempre più vivace ed attento a recepire le istanze dei Professionisti e dei Pubblicisti.

Professioni che l'Albo del nostro Ordine prevede in elenchi ben distinti, convivono in parallelo due figure di natura giuridica totalmente differenti: i giornalisti Professionisti e i Pubblicisti. I primi, come sappiamo, che in base alla legge sull'ordinamento professionale esercitano in modo esclusivo la professione di giornalista e i secondi che, sempre secondo la stessa legge, svolgono invece più semplicemente attività giornalistica continuativa e retribuita in parallelo ad altre professioni o mestieri.

Ma chi sono questi fornitori di notizie di cui i giornali si servono per costruire ad arte le loro pagine? Sono giovani, hanno in media tra i 20 ed i 40 anni; sono diplomati, studenti universitari e laureati, sono gli uffici stampa!

Tanti pubblicisti si orientano verso gli uffici stampa, anche se la legge 150/2000 non vede ancora un’applicazione imminente.

In molte zone d'Italia, specie al Sud, esistono ancora gli incarichi fiduciari, cioè selezioni clientelari degli addetti stampa, i quali, solitamente, ottengono contratti a termine.
Il quadro è desolante per molti quarantenni pubblicisti precari, che si ritrovano, alle spalle, esistenze distrutte e davanti nessun futuro, mentre i giovani vivono di precariato con prospettive decisamente negative! Ma le battaglie per la riforma dell'accesso alla professione giornalistica e l’applicazione della Legge 150/2000 sono per il momento al palo.

Era stata presentata una proposta legislativa, che poteva produrre una svolta, dove era previsto per gli uffici stampa e i freelance il passaggio dopo dieci anni all’altro elenco, quello dei Professionisti. Purtroppo non ha avuto seguito.

Così i problemi sono restati e sono ancora più complessi. Compreso quello dell’Albo unico, che avrebbe risolto quel conflitto tra professionisti e pubblicisti.

Cosa si è fatto, in particolare per cercare di sbloccare la situazione per gli uffici stampa, sia a livello nazionale sia in Piemonte?

A livello nazionale il tavolo per la trattativa sul protocollo d’intesa firmato da FNSI e Confederazioni Sindacali si è arenato grazie alle perplessità dei Confederali e ai problemi organizzativi dell’ARAN.

Abbiamo collaborato intensamente con il Comparto uffici stampa della FNSI nazionale che si è attivato per sollecitare la ripresa della trattativa, mentre nel frattempo ha provveduto a produrre iniziative e utile documentazione. Attraverso un ampio studio di esperti e legali è stato elaborato, per gli Uffici Stampa delle Pubbliche Amministrazioni, una “Bozza di Bando” per concorsi. Bozza che è stata apprezzata dall’ANCI, l’UPI ed altri Enti. L’obiettivo naturalmente è quello di farla applicare attraverso accordi sia nazionali che regionali. E’ stata stilata la “Carta dei doveri del Giornalista degli Uffici Stampa”, anche questa molto apprezzata ed effettuato un monitoraggio sulla ripartizione degli uffici stampa in Italia, redatto secondo un modello di divisione territoriale. Il 29 gennaio 2010 si sono svolti gli stati generali dell’informazione, tema: “La solitudine degli Uffici Stampa” promossi dall’Ordine e dalla FNSI. Sono stati fatti corsi di formazione.

In Piemonte la Subalpina si è attivata consultando i colleghi e le Organizzazioni Sindacali Confederali e di Categoria, creando le condizioni, dopo ampio dibattito, e attivando un tavolo comune per elaborare una proposta congiunta sulla legge 150/2000, da presentare agli Enti preposti e aprire delle trattative con l’obiettivo, finalmente, di fare applicare la legge anche nelle realtà piemontesi come altre regioni italiane hanno già fatto. Naturalmente sarà nostra cura confrontarci con i colleghi interessati, come è stato fatto in passato.

Antonino Calandra

Vice segretario Ass. Stampa Subalpina

Presidente G.U.S. Piemonte e Valle D’Aosta 

@fnsisocial

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