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Fnsi 04 Dic 2002

Botta e risposta tra il ministro delle Comunicazioni e Serventi Longhi

Botta e risposta tra il ministro delle Comunicazioni e Serventi Longhi

Botta e risposta
tra il ministro
delle Comunicazioni
e Serventi Longhi

Il Segretario generale della Federazione nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Alle preoccupazioni espresse dalla FNSI, ma anche dalle altre organizzazioni sindacali, il Ministro Gasparri risponde parlando di metodi lottizzatori che non ci hanno mai appartenuto. La FNSI e l’USIGRAI si battono da anni per trasparenti criteri di accesso al servizio pubblico e quindi le dichiarazioni del Ministro appaiono incomprensibili ed estranee ai contenuti dell’audizione di stamani. Quanto all’occupazione giornalistica questa non sarà certo favorita dall’eliminazione dei limiti antitrust di settore e dalla possibilità per pochi soggetti di rafforzare le proprie posizioni dominanti. La riduzione del pluralismo rischia di far diminuire l’occupazione. Quanto al digitale, è la stessa Corte costituzionale a prevedere una data molto lontana in attesa della quale la sperimentazione è di fatto impedita dall’attuale scarsa disponibilità delle frequenze terrestri. Il Ministro dovrebbe spiegare in questo quadro da quale cappello dovrebbero uscire i nuovi posti di lavoro per i giornalisti.” TV: DDL RIFORMA;GASPARRI,SINDACATI RIMPIANGONO LOTTIZZAZIONE 3 dicembre 2002. ANSA - ''I sindacati rimpiangono la lottizzazione''. E' la polemica replica del ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, alle critiche avanzate oggi dalle organizzazioni sindacali durante le audizioni nelle commissioni Trasporti e Cultura della Camera sul ddl di riforma dell'emittenza. ''Ho visto intitolato che molti hanno espresso riserve e critiche su tutto - afferma Gasparri -. Parlano di pluralismo e poi non accettano le aperture contenute nella riforma del sistema dell'informazione televisiva. La sensazione e ' quella che proprio chi, più di tutti, doveva lavorare per far raggiungere nuovi traguardi all'informazione, oggi pretenda di scorgere il futuro della Rai con lo sguardo rivolto verso le vecchie logiche lottizzatrici''. ''Il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi - continua Gasparri - si dice poco convinto dell'impianto della nuova riforma. Evidentemente sarebbe stato più sereno se le cose fossero rimaste come in passato, quando il consociativismo giocava a dividersi fette del sevizio pubblico radiotelevisivo a scapito della libertà di informazione''. ''La recente proposta - aggiunge Gasparri - vuole dare a tutti la possibilità di potersi esprimere. E' un'esigenza molto sentita dagli addetti ai lavori, ma anche dagli utenti. E poi, la riforma resta una necessità che adegua la normativa alle nuove tecnologie come il digitale terrestre, che farà aumentare il numero dei canali fruibili. In questo modo potranno essere assunti più giornalisti e garantiti posti di lavoro. Serventi Longhi, invece, con le sue affermazioni pare opporsi a questa apertura, mettendo in evidenza la volontà di tagliare le televisioni, con il conseguente azzeramento di nuove opportunità occupazionali. Questo è un modo davvero molto originale di interpretare il ruolo sindacale''. ''Evidentemente, Serventi Longhi e altri rappresentanti di categoria - prosegue il ministro - non hanno posto molta attenzione al lavoro che, proprio la settimana scorsa, ha portato alla firma del nuovo codice di autoregolamentazione, che va a fissare questa volta in modo chiaro, le norme di tutela per i diritti dei minori. E questo è un atto che si lega alla nuova idea di pluralismo e di democrazia per rispondere alle istanze dell'utenza. E' arrivato il momento - conclude Gasparri - che a chi paga il canone venga garantita una certa qualità di programmazione. Per una questione di giustizia oltre che di morale e di equità''.

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