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Fnsi 25 Mag 2007

Boris Biancheri dà i numeri (sbagliati) Serventi Longhi e Roidi: “Stanchi delle falsificazioni del Presidente della Fieg”

I giornalisti sono una casta in cui è difficile entrare, per il semplice motivo che ''ogni anno il turn over è di 350 persone mentre dalle scuole di giornalismo escono 6 mila aspiranti l'anno''. Lo ha detto il presidente della Fieg Boris Biancheri, al convegno Crescere tra le righe, rispondendo alle domande dei ragazzi.

I giornalisti sono una casta in cui è difficile entrare, per il semplice motivo che ''ogni anno il turn over è di 350 persone mentre dalle scuole di giornalismo escono 6 mila aspiranti l'anno''. Lo ha detto il presidente della Fieg Boris Biancheri, al convegno Crescere tra le righe, rispondendo alle domande dei ragazzi.

''In tutto i giornalisti sono 16 mila - ha spiegato ancora Biancheri - ma il turn over è di 350 l'anno contro i 6 mila ragazzi che escono ogni anno dalle scuole specializzate. Lo dico non per scoraggiare i giovani, ma perché questi ragazzi devono essere avvertiti. E' una professione che ha grande fascino ma appunto, in questo senso, si tratta di una casta''. (ANSA) Il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “I giornalisti italiani sono stanchi delle falsificazioni strumentali e delle manipolazioni dei dati che il Presidente della Fieg continua a fornire a getto continuo. Una sorta di crociata contro una categoria sempre più precaria e con tutele dei diritti continuamente negati dagli editori. E’ falso, naturalmente, che l’Ordine sforni seimila giornalisti l’anno e che il turn-over sia di trecentocinquanta colleghi. La verità è che complessivamente il numero dei giornalisti contrattualizzati aumenta di poche decine quasi esclusivamente negli uffici stampa e nell’emittenza radiotelevisiva locale, con rarissime eccezioni nelle radio e tv nazionale e nella carta stampata. Gli editori utilizzano, invece, centinaia e centinaia di giornaliste e giornalisti, giovani e meno giovani, con contratti a termine, praticantati a termine, collaborazioni di ogni tipo, contratti di diritto di autore e stagisti di università varie. Tutti questi, sfruttati e mal pagati, utilizzati per incrementare la produzione giornalistica evitando di applicare le norme contrattuali e violando molto spesso le tutele e le regole delle contribuzione previdenziale. E’ giunto il momento che, in assenza di qualunque volontà di dialogo e di confronto sereno con la Fieg, il Governo vari quelle elementari norme di tutela di una professione che non accetta di essere spazzata via per volontà del Presidente degli editori” Segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Vittorio Roidi, ha dichiarato: “Leggo sull’Ansa che il presidente della Federazione editori avrebbe dichiarato: che quella dei giornalisti è una casta in cui è impossibile entrare e che ogni anno dalle scuole di giornalismo escono 6000 aspiranti giornalisti. Si tratta di informazioni false. Ogni anno, dalle scuole dell’Ordine sono ammessi all’esame 200-250 praticanti. Nelle due sessioni d’esame previste dalla legge si iscrivono circa 1200 praticanti, provenienti dai 19 Ordini regionali. Ecco la prova che nella nostra professione non è poi così difficile entrare”.

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