CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Sindacale 03 Dic 2009

Bonanni (Cisl): “Non serve un sindacato nuovo ma rinnovato” Fnsi: “Siamo da sempre un Sindacato unitario profondamente attento ai diritti del lavoro di tutti. Il rinnovamento è nei fatti”

''Lasciamo perdere invettive e proclami: non serve un nuovo sindacato, ma un sindacato rinnovato''. Lo afferma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a proposito del ruolo della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi).“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana - replica l'ufficio stampa della Fnsi - da centouno anni tiene regolarmente i suoi congressi democratici con spirito di unità di organizzazione e con massima espressione del suo pluralismo interno. Così si rinnova ogni tre anni e così continuerà a fare nella sua autonomia.

''Lasciamo perdere invettive e proclami: non serve un nuovo sindacato, ma un sindacato rinnovato''. Lo afferma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a proposito del ruolo della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi).
“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana - replica l'ufficio stampa della Fnsi - da centouno anni tiene regolarmente i suoi congressi democratici con spirito di unità di organizzazione e con massima espressione del suo pluralismo interno. Così si rinnova ogni tre anni e così continuerà a fare nella sua autonomia.

'Cioè un sindacato - aggiunge Bonanni a margine di un convegno organizzato dalla Cisl a Milano su informazione e giornalismo - che deve essere rappresentativo di tutte le anime dei giornalismo, che non si occupi solo di chi sta bene ma anche dei più deboli e dei precari''. (ANSA)

 

L’Ufficio stampa della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, in relazione a notizie del giorno  chiarisce quanto segue:

 

 “La Federazione Nazionale della Stampa Italiana da centouno anni tiene regolarmente i suoi congressi democratici  con spirito di unità di organizzazione e con massima espressione del suo pluralismo interno. Così si rinnova ogni tre anni e così continuerà a fare nella sua autonomia. In oltre un secolo abbiamo sempre promosso i diritti anche economici e mai indietreggiando. Anche nelle realtà più difficili mai abbiamo sottoscritto  contratti di lavoro da cinque euro l’ora nel settore dell’editoria stampata o televisiva.

La Fnsi infine è e resta il Sindacato unitario dei giornalisti, profondamente attento a promuovere i diritti del lavoro di tutti e impegnato sul terreno della solidarietà e per l’unità a livello nazionale e internazionale. Su questi termini ragionerà sempre da soggetto sociale autonomo, aperto e disponibile al confronto e al dialogo con tutti i soggetti sociali, in primo luogo con coloro che sono espressione del mondo del lavoro.” IL SECOLO ACCUSA BONANNI DI ATTACCARE LA FNSI IN MODO POCO TRASPARENTE

 

19/11/2009

 

Pubblichiamo il testo del Secolo d’Italia apparso in prima pagina mercoledì 18 novembre  

ANCHE BONANNI SI È SCOPERTO "MOVIMENTISTA"

 

di Federica Perri

 

Grandi manovre in corso nel mondo dell'informa­zione. Oggi a Roma la Cisl riunisce giornalisti di tutte le aree per un convegno appa­rentemente di routine («Diritto e qualità dell'informazione, ruo­lo autonomo e libero dei giorna­listi, partecipazione dei cittadi­ni») ma che in realtà è stato pre­sentato un po' a tutti come la ri­sposta alla mobilitazione anti­berlusconiana del 3 ottobre scorso. Il buffo è che alla tavola rotonda moderata da Walter Passerini, parteciperanno Lu­cia Annunziata, Maurizio Bel­pietro, (direttore di Libero), En­rico Cisnetto, (presidente di So­cietà Aperta), Lorenzo Del Boca (presidente dell'Ordine dei gior­nalisti) Antonio Padellaro, di­rettore del Fatto Quotidiano, Piero Vígorelli, vicedirettore Tg 5. Nemmeno uno spicchio per i giornalisti "di destra" e in par­ticolare per il gruppo di Lettera 22 che pure ha dato la sua in­condizionata adesione all'ini­ziativa invitando tutti i suoi as­sociati a intervenire «per dare voce al dissenso» della categoria verso il sindacato unico, la Fnsi.

Secondo le anticipazioni del Foglio, dalla relazione di aper­tura del segretario confederale Anna Maria Furlan, dovrebbe emergere la richiesta di un maggior «pluralismo sindaca­le». Un sindacato unico, scrive­va tre giorni fa Il Foglio ammet­tendo di aver letto il discorso in anteprima, «dovrebbe rappre­sentare tutti. La Fnsi invece da qualche tempo fa più politica che sindacato». Ancora: «L'in­tenzione cislina è quella di suggerire, se non sollecitare, la nascita di una alternativa alla Fnsi». Un programma sotto molti profili interes­sante, che tuttavia tende a eludere un dato: la Cisl ha partecipato fino a oggi alle scelte della Fnsi, ha una se­dia al suo "tavolo" - così come la Cgil, la Uil e l'Ugl - e il percorso più trasparente per smarcarsi da quel con­testo forse sarebbe tirarsene fuori.

Potrebbe essere una delle tante beghe di categoria se il tema dell'informazione non fosse così centrale nel dibattito politico di questa fase e se il nobile intento di fermare la "deriva politicizzata" della rappresentanza giornalistica non richiedesse il massimo della traspa­renza per evitare di sovrapporre ambiguità all'ambi­guità. Difficile, francamente, immaginare di conse­guire l'obbiettivo mettendo intorno a un tavolo le op­poste fazioni del giornalismo schierato - Libero e il Fatto - e personalità che attingono a uno stile cultu­rale e professionale diametralmente opposto come la Annunziata e Vigorelli. Salvo che il messaggio non sia risolvibile nel protagonismo di cui il segretario gene­rale della Cisl Raffaele Bonanni ha dato mostra re­centemente, e che si è manifestato anche con la fon­dazione del primo sindacato "delle partite Iva", che debutterà l'anno prossimo. Un movimentismo inte­ressante, che in qualche modo scombina e ricombina (anche politicamente) il vecchio schema di interessi e relazioni della Cisl, forse conquistandogli spazi in aree di intervento inedite. O forse - e questo è il ri­schio - lasciando più ampie zone di manovra alla si­nistra cigiellina proprio dove una credibile voce di moderazione sarebbe importante.

Federica Perri

FRANCO SIDDI "GRAVE SE LA CISL SI OFFRE A OPERAZIONE DI ROTTURA SINDACALE". LA FNSI: "GIULIO PASTORE SI RIVOLTERÀ NELLA TOMBA". AUTONOMIA E SOLIDARIETÀ: "BONANNI GUARDI IN CASA PROPRIA"

 

18/11/2009

 

Il segretario generale della Fnsi ha commentato il convegno della Cisl: “I giornalisti della Federazione Nazionale della Stampa non saranno mai intruppati dentro improbabili insegne. Il giornalismo autonomo, libero e plurale, impegnato su terreni della difesa della libertà intellettuale e della professionalità dei colleghi, dei diritti del lavoro e della protezione sociale è qui.

 L’incontro di oggi, a Roma, dei rappresentanti di 120 comitati di redazione - il Sindacato di base dei giornalisti – dell’area centro meridionale d’Italia è la plastica evidenza di questo Sindacato che non rinuncerà mai, per alcuna ragione, spinta o interesse esterno, alla propria natura e alla propria caratteristica”. Lo ha detto Franco Siddi, Segretario Generale della Fnsi, concludendo i lavori del seminario di formazione per quadri sindacali di base sul nuovo contratto di lavoro e sul ruolo del Sindacato di categoria nelle aziende editoriali. “Ci sono altri - ha continuato Siddi - che invece si baloccano su come articolarsi nel sistema della rappresentanza interna e nella ricerca di relazioni strumentali e extra sindacali. Sono altra cosa e certamente non fermeranno le battaglie di autonomia e indipendenza del Sindacato unitario e plurale dei giornalisti. I giornalisti sanno bene che la loro forza risiede in queste due condizioni, che la Fnsi non regalerà a nessuno. Non saremo mai né un sindacato giallo, né una cinghia di trasmissione di alcuno, né mai rinunceremo – se necessario – ad essere scomodi verso i poteri politici ed economici. La Fnsi non ha mai partecipato nè parteciperà a rotture nel mondo del lavoro. Forse dà fastidio a taluno, ma essa ha ben presente l’orizzonte che trova radici nella sua storia: costruire ponti di confronto e dialogo per affrontare i problemi materiali dei giornalisti e per essere permanentemente in campo nelle battaglie per la libertà, il pluralismo, la qualità dell’informazione. Con il mondo del lavoro e i Sindacati a carattere confederale, la Federazione della Stampa ritiene sempre valida l’alleanza culturale e morale voluta, dopo l’ultima guerra, da uomini come Giulio Pastore, Giuseppe Di Vittorio e, confermata nel tempo da Italo Viglianesi, Bruno Storti, Luciano Lama, Pier Carniti, Franco Marini, Raffaele Vanni, Giorgio Benvenuto, Pietro Larizza, Bruno Trentin, fino a Sergio D’Antoni, Sergio Cofferati, Stefano Cetica, e ancora Savino Pezzotta, Guglielmo Epifani, Luigi Angeletti, Renata Polverini. Tutti hanno sempre sottolineato il valore dell’unità del giornalismo italiano che si materializza nella Federazione Nazionale della Stampa con il massimo rispetto della sua autonomia organizzativa, non delegabile ad alcuno. L’unità del giornalismo italiano in una condizione speciale di pluralismo e di autonomia è, dunque, figlia di una storia e di una pratica di democrazia importante che continua e che è stata sanzionata ieri – e lo sarà domani – dai suoi congressi democratici e non da improprie intrusioni esterne. Oggi certo alcune affermazioni provenienti da un convegno Cisl stupiscono e sconcertano per quanto sono fuori dalla storia e dalla realtà dei fatti. Sarebbe davvero grave se la Cisl dovesse offrirsi a operazioni di disunione o, peggio, di rottura”.

 

----------------------

 

“Giulio Pastore si rivolterà nella tomba. Dov’è la Cisl della democrazia sindacale?" Questo il commento dell'ufficio stampa della  Fnsi dopo le provocazioni emerse nel corso del convegno  sull'informazione organizzato dalla Cisl. "Quando comincerà il suo percorso di rinnovamento per recuperare la sua dimensione di sindacato del lavoro e dell’autonomia, rispettoso degli altri? Certamente le parole dette oggi da uomini e donne di vertice della Cisl sulla Fnsi sono quanto meno stupefacenti e irrituali, di chi dà l’idea di parlare senza sapere, o, sapendo, di ascoltare cattivi consiglieri". La Cisl, in verità, facendo parte come gli altri sindacati confederali - del Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa – in virtù di un antico progetto di alleanza, nato con la Costituzione e voluto da tutti a tutela dell’indipendenza professionale e sindacale dei giornalisti, con un legame speciale verso tutte le espressioni del mondo del lavoro. Ma la Cisl attuale da tempo è assente, dai tempi di un importante e autorevole intervento dell’allora Segretario generale Savino Pezzotta. La Fnsi non dà lezione alla Cisl, certo, ma sui temi del lavoro vorrebbe vedere capacità e disponibilità di confronto e dialogo. Da un sindacato come la Cisl sui temi come i precari, i mancati recuperi di reddito e dei sostegni per i pensionati non autosufficienti si attendono azioni vere non proclami mediatici sui precari che non rappresentano e dei quali (vedi Libro bianco sul lavoro nero giornalistico presentato anni fa dalla Fnsi) ha sempre ignorato, anche con le proprie assenze, realtà e problematiche. Piaccia o no la Federazione Nazionale della Stampa non si farà comandare da nessuno e non si accoderà a nessun potere che prova disturbo per la sua azione sindacale. La Cisl è un grande sindacato e avrà sicuramente le energie per il suo rinnovamento e i suoi uomini sapranno trovare le coordinate della ragione anziché quelle dell’ira. L’aspettiamo fiduciosi. Ma le diciamo anche che l’autonomia dei giornalisti, l’unità plurale del proprio sindacato non la regaleremo a nessuno. Se qualcuno vuole rotture nel mondo del lavoro e vuole seguire questa strada lo faccia, ma sappia anche che si assume gravi responsabilità. Sicuramente la Fnsi non rinuncerà per questo alla sua unitarietà, al suo pluralismo interno e alla sua autonomia. E i giornalisti italiani, non potranno mai accettare intrusioni sulla propria indipendenza professionale, sindacale e contrattuale che vale molto di più di qualsiasi provocazione”.

 

----------------------

 

'Il Segretario della Cisl (forse mal consigliato) spara giudizi sul contratto di lavoro dei giornalisti, ma dovrebbe guardare meglio i contratti firmati dalla sua organizzazione. E' la replica di Autonomia e solidarietà, componente della Fnsi, alle parole di Bonanni sul sindacato dei giornalisti. "Il nostro è stato approvato in un referendum a cui hanno partecipato iscritti e non iscritti, dipendenti ed autonomi. I contratti Cisl possono dire tutti la stessa cosa? Quella tentate stamani dal segretario Cisl - aggiunge Autonomia - appare più una operazione di schieramento politico, non privo di uno spirito di ritorsione per l'impegno coerente, autonomo e libero che (anche di recente) la Fnsi ha dimostrato a difesa della libertà di stampa. La Fnsi è da sempre luogo di confronto tra opinioni e componenti diverse. Ogni contributo è sempre stato il benvenuto, ma verrà respinto ogni tentativo di intrusione della nostra autonomia. Invece delle minacce di scissione, si apra una stagione di confronto tra tutti coloro che hanno realmente a cuore la libertà dell'informazione ed i diritti dei avoratori". (ANSA)

 

----------------------

 

Roma, 18 novembre 2009 - “Dal Sindacato il mondo del lavoro si aspetta che ciascuno faccia la propria parte e sappia sempre rispettare il lavoro degli altri. Spiace davvero che anche una grande organizzazione come la Cisl oggi scopiazzi la politica politicante e crei eventi speciali per parlare d’altro, occupandosi addirittura delle scelte democratiche e di organizzazione di altri soggetti sociali come la Fnsi. I Giornalisti Uniti, componente che partecipa attivamente al confronto pluralistico della Fnsi, che ha sempre guardato al Sindacato confederale con grande rispetto, esprime inquietudine e sconcerto per le minacce di intrusione nella vita autonoma e unitaria della Federazione della Stampa Italianafatta oggi dalla Cisl. E’ stupefacente che una grande organizzazione, con cui vige un patto di alleanza che finora non era mai venuto meno (come del resto con tutti gli altri sindacati confederali) adotti toni muscolari di segno ideologico e politico di parte, che mai avevamo intravisto per contestare l’autonoma rappresentanza che i giornalisti si scelgono da 100 anni nella Fnsi. Una nostalgia di passato che non conoscevamo nella storia della Cisl. Nella Fnsi il confronto è sempre aperto con chiunque lo accetti. Da qualche tempo la Cisl latita dal Consiglio Nazionale del Sindacato unitario e plurale dei giornalisti, dove autorevolmente Savino Pezzotta, allora Segretario della Confederazione, intervenne poco prima di lasciare l’incarico. Oggi pare si voglia rifiutare un confronto tra soggetti sociali per affermare il potere di un’irruzione impropria: non condivisibile né accettabile. I Giornalisti Uniti saranno ancora più uniti nella Fnsi: sempre disposti a ragionare con chiunque, ma sempre a partire dalle ragioni dell’indipendenza, del pluralismo, dell’unità del proprio Sindacato, dell’autonomia dei giornalisti da altre forme di organizzazione. E sul piano dei contratti dei giornalisti non abbiamo da prendere lezioni neanche dalla Cisl, così come non ci permettiamo di dargliele per i lavoratori edili o per i precari dei call center”.
Giornalisti Uniti Componente sindacale della Fnsi

GIORNALISTI: GIORNALISTI: BONANNI, NUOVO CONTRATTO E' TRAGUARDO SODDISFACENTE

 

Roma, 27 marzo 2009 - ''Siamo molto contenti che si sia finalmente chiusa la lunga vertenza per il rinnovo del contratto dei giornalisti''. Lo dichiara il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. ''Da quattro anni - afferma Bonanni - i giornalisti attendevano questo importante rinnovo contrattuale. Piu' volte in questi mesi anche il sindacato confederale aveva sostenuto le giuste rivendicazioni della categoria degli operatori dell'informazione e sollecitato la chiusura della lunga vertenza nel quadro di una necessaria trasformazione del mondo della editoria e della comunicazione''. Per questo - conclude - ''la Cisl reputa il risultato raggiunto dalla Fnsi e dagli editori come un traguardo soddisfacente, in una difficile situazione economica come l'attuale che anche nel campo della informazione mette a rischio un segmento importante del nostro apparato produttivo''. (ASCA)

LEADER SINDACALI LA FNSI: “TENERE ALTA ATTENZIONE STAMPA”.

 

Roma, 11 gennaio 2008 - In una lettera inviata al presidente e al segretario generale della FNSI, Roberto Natale e Franco Siddi, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, esprimono apprezzamento per l'attenzione che tutto il mondo dell'informazione sta dedicando, in questi giorni, alle problematiche del mondo del lavoro, con particolare riferimento alle questioni della sicurezza sui luoghi di lavoro. "Un milione di infortuni l'anno, con oltre 1.300 morti ufficiali alle quali si sommano i decessi per malattie professionali e tutte le morti non denunciate per le condizioni di lavoro nero o di effettiva ricattabilità in cui si trovano tante lavoratrici e lavoratori - scrivono i leader sindacali - sono il bollettino di una strage indegno di un Paese civile. La vicenda della Thyssenkrupp ha portato alla ribalta quello che i lavoratori e le lavoratrici, i loro delegati e le loro rappresentanze sindacali da sempre sanno e denunciano". In particolare i 3 segretari generali pensano "che le condizioni relative alla salute psico-fisica e alla sicurezza di chi lavora necessitano di una ben più ampia attenzione da parte di tutto il Paese. Sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche che riguardano il mondo del lavoro, infatti, può rivelarsi uno strumento prezioso per ottenere importanti risultati in termini di prevenzione e di salvaguardia". Per questo - proseguono - "abbiamo molto apprezzato l'attenzione che tutti i mass-media hanno riservato in queste settimane alle condizioni di vita di chi lavora. Il nostro auspicio è che si prosegua in questa direzione" e chiedono, nel rispetto dell'autonomia di testate e giornalisti, "al servizio pubblico, in particolare, una costante informazione pari almeno a quella riservata alla cronaca e all'andamento delle Borse, oltre che approfondimenti e inchieste giornalistiche". (ANSA)

GIORNALISTI: BONANNI INCONTRA I VERTICI DELLA FNSI

 

Mercoledi' 23 gennaio 2008 - Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha ricevuto oggi nella sede della Cisl una delegazione della Fnsi guidata dal neo segretario del sindacato dei giornalisti, Franco Siddi e dal presidente, Roberto Natale. Al centro dell'incontro, afferma una nota Cisl, le proposte del sindacato per il mantenimento del potere d'acquisto di salari e pensioni, la trattativa per la riforma del sistema contrattuale, la necessita' di chiudere tutti i contratti ancora aperti, a partire da quello dei giornalisti scaduto da quasi tre anni. (IL SOLE 24 ORE RADIOCOR)

RAFFAELE BONANNI: SIAMO SOLIDALI CON I GIORNALISTI SENZA CONTRATTO DA QUATTRO ANNI

 

25/05/2008

 

I giornalisti italiani devono scendere in piazza con il sindacato. Lo ha detto Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, a margine della sua partecipazione al salone di ecosostenibilità Terra Futura, in corso a Firenze.

«Dovete protestare assieme a noi - ha detto Bonanni -. In ogni occasione ricordo che i giornalisti sono senza contratto da più di quattro anni, alcuni ben pagati che scrivono quello che vogliono lor signori e altri, la stragrande maggioranza, che sono supersfruttati e senza contratto. Sono gli stessi imprenditori che non rinnovano il contratto alle nostre categorie». «Ecco perché - ha concluso Bonanni - siamo uniti oggi più che mai alle vostre associazioni alle quali abbiamo detto di venire in piazza con noi, per protestare contro questa situazione incresciosa. Mai accaduta nella storia dei giornalisti italiani». (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati