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Cronaca 17 Feb 2008

Berlusconi: "Biagi lasciò la Rai per avere una liquidazione molto elevata" Siddi: "I morti non possono essere oltraggiati per motivi elettorali"

''I morti come Enzo Biagi che in vita hanno pagato con rinunce e testimonianze morali da altissimo profilo non possono essere oltraggiati per fini di campagna elettorale'': lo dice Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, secondo cui ''Berlusconi doveva proprio farne a meno di dire le cose che ha detto offendendo la memoria e la lezione di un uomo che non puo' piu' replicargli''

''I morti come Enzo Biagi che in vita hanno pagato con rinunce e testimonianze morali da altissimo profilo non possono essere oltraggiati per fini di campagna elettorale'': lo dice Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, secondo cui ''Berlusconi doveva proprio farne a meno di dire le cose che ha detto offendendo la memoria e la lezione di un uomo che non puo' piu' replicargli''

''Le parole e la storia vera di Enzo Biagi - continua - gli hanno abbondantemente risposto e sono piu' vive che mai. Oltraggi insopportabili sono inaccettabili e d'ora in poi se davvero si vorra' dare un profilo di sensibilita' nuova si eviti di richiamare a sproposito Biagi e - conclude - quanti da un certo potere ben noto sono state vittime di museruole e ingiuste penalizzazioni umane e professionali''. (ANSA) ''Mi sono battuto perche' Biagi non lasciasse la televisione, ma alla fine prevalse in Biagi il desiderio di poter essere liquidato con un compenso molto elevato''. Lo ha detto Silvio Berlusconi, nel corso di Tv7. Alla domanda del direttore del Tg1 Gianni Riotta, a proposito del conflitto d'interessi, il leader di Fi ha detto: ''C'e' una legge sul conflitto d'interessi. Una legge che la sinistra non ha mai toccato perche' evidentemente la considerano adeguata''. Il Cavaliere ha quindi attaccato sostenendo che ''il vero conflitto d'interessi e' quello delle giunte rosse con le cooperative rosse''. A Riotta, che gli ricordava i casi di Biagi e Michele Santoro, l'ex premier ha replicato: ''In Rai non c'e' stata un'occupazione negli anni del mio governo. Io sono ormai distante dal gruppo e credo che sia fuori luogo parlare di oligopolio nel mercato di oggi''. Berlusconi ha quindi ribadito, come gia' in passato, di non aver mai allontanato Biagi dalla ai: ''Avevo solo chiesto che non si facesse un uso criminale della rete pubblica''. (ANSA) Una ''ignominia'', una ''falsita''' contraddetta da carte che possono documentare tutto: cosi' Bice e Paola Biagi, le figlie di Enzo, che si dicono ''letteralmente indignate'' dalle parole di Silvio Berlusconi, rispondono al leader del Pdl secondo cui Enzo Biagi avrebbe lasciato la Rai per ottenere una elevata liquidazione. ''La moralita' di nostro padre non si puo' discutere - dicono all'unisono Bice e Paola - e' documentata. E' stato un partigiano che ha avuto la schiena dritta dal '45, e non solo con il signor Berlusconi, e per questo ha pagato. Berlusconi deve farla finita, deve stare zitto e non strumentalizzare un morto che non puo' rispondere per la sua campagna elettorale''. Le due figlie di Biagi, che proprio stasera festeggiano i vent'anni di due loro nipoti, (''e a tutto pensiamo - dicono - tranne che a Berlusconi, grazie a Dio''), aggiungono poi di voler ''seguire il consiglio del presidente Napolitano, che era amico di nostro padre, e che invita a smorzare i toni. Continueremo con la stessa discrezione che abbiamo avuto finora ma Berlusconi deve smetterla di dire falsita'. Piuttosto dovrebbe istruirsi un po' e leggere per esempio 'Le mie prigioni' cosi' da capire che ad attaccare un morto si fa un danno soprattutto a se stessi''. Proprio Paola in queste settimane sta curando il carteggio del padre: ''quando sara' pubblico - conclude - si vedra' chi ha ragione e chi si e' sempre comportato con dignita' e moralita'''. (ANSA) Una «profonda amarezza» e «rabbia» provate nel momento in cui in casa si festeggiava un compleanno, «un momento privato e dolce». Così Bice Biagi, figlia di Enzo, ha commentato le dichiarazioni di Silvio Berlusconi nel corso di Tv7 relativamente al giornalista scomparso qualche mese fa. «Mentre spegnevamo le candeline - ha raccontato in un'intervista al sito di Articolo21 - alcuni colleghi ed amici ci hanno telefonato per riferirci delle dichiarazioni di Berlusconi. La prima reazione è stata di profonda amarezza, la consapevolezza che neanche il dolore riesce mai ad essere un fatto privato». «Ci aveva fatto tirare un sospiro di sollievo l'appello del presidente Napolitano, grande amico di nostro padre, ad abbassare i toni in campagna elettorale. Mi sembra a questo punto che per Silvio Berlusconi poco contino - dice ancora Bice Biagi - le parole del Capo dello Stato. Tutto ciò ci ha provocato rabbia, indignazione, e dolore. La rabbia per le tante falsità pronunciate e per il pensiero che si possa sparlare di una persona che non c'è più per meri fini elettoralistici. Ora spero ci risparmi l'ennesima imbarazzante affermazione 'sono stato fraintesò. Piuttosto chieda scusa per una persona che non c'è più». La figlia del giornalista prosegue sostenendo che «nostro padre non era un antiberlusconiano ma un democratico. Un uomo che ha combattuto contro le ingiustizie, e l'arroganza del potere, molto prima di conoscere Silvio... Ora continuare a dire le stesse cose e credere in quei valori per noi è il modo migliore per rispondere a Berlusconi... E poi la risposta più autentica e che ci incoraggia a continuare viene dalle donne e dagli uomini che dopo le dichiarazioni di Berlusconi ci hanno fermato per la strada, in un supermercato o in autobus per esprimerci la loro solidarietà. Questo è quello che Enzo avrebbe apprezzato di più». (AGI)

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