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Cronaca 19 Mag 2008

Basta con le aggressioni ai giornalisti sportivi, la solidarietà dell’Assostampa Romana ai colleghi Daniele Lo Monaco de Il Romanista, Mattia Chiusano e Emanuele Gamba de La Repubblica

L’aggressione subita ieri a Catania, dopo la gara contro la Roma, dai colleghi Daniele Lo Monaco de Il Romanista, Mattia Chiusano e Emanuele Gamba de La Repubblica è inaccettabile e deve mettere in allarme tutti gli organismi della categoria. Ai colleghi va la solidarietà dell’Associazione Stampa Romana.

L’aggressione subita ieri a Catania, dopo la gara contro la Roma, dai colleghi Daniele Lo Monaco de Il Romanista, Mattia Chiusano e Emanuele Gamba de La Repubblica è inaccettabile e deve mettere in allarme tutti gli organismi della categoria. Ai colleghi va la solidarietà dell’Associazione Stampa Romana.

“Ancora una volta – afferma il segretario di Stampa Romana Paolo Butturini – i giornalisti e la libera informazione finiscono nel mirino dei violenti. Da qualche anno, nonostante i decreti governativi e le grida sdegnose che si levano dopo ogni aggressione, i giornalisti che si occupano di sport, di calcio in particolare, sono sottoposti a stress continui. L’Associazione Stampa Romana chiede con forza che tutti facciano la loro parte: le forze dell’ordine nell’assicurare alla giustizia questi malviventi con un’attività di intelligence sul territorio, la magistratura nell’applicare le severe sanzioni che le leggi prevedono, l’Ordine dei Giornalisti nel denunciare e punire chiunque si renda complice dei violenti giustificandoli o sminuendo la portata delle loro azioni. Ma non basta – prosegue Paolo Butturini -: all’azione repressiva, ne va affiancata una che faccia crescere la cultura dello sport di tutti, sia nelle vesti spettatori che in quella di atleti. Stampa Romana, che proprio in questi giorni organizza tre seminari aperti su Europeo e Olimpiadi, in collaborazione con l’Ussi del Lazio, è a disposizione dei colleghi e delle altre istituzioni della categoria, per dare vita a tutte le iniziative che vadano nella direzione della denuncia e dell’isolamento dei teppisti, della crescita del movimento sportivo e a tutela dell’incolumità dei colleghi”.

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