CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 10 Lug 2003

Autonomia e Solidarietà: “Un’intesa molto positiva” Giornalisti Uniti: "Contratto della concretezza e della fiducia" Movimento liberi giornalisti: “ Un primo passo avanti per la tutela della categoria

Autonomia e Solidarietà: “Un’intesa molto positiva” Giornalisti Uniti: "Contrattodella concretezzae della fiducia" Movimento liberi giornalisti: “ Un primo passo avanti per la tutela della categoria”Stampa Democratica:"Contratto dignitosoma spalmato nel tempo"

Autonomia e Solidarietà:
“Un’intesa molto positiva”
Giornalisti Uniti: "Contratto
della concretezza
e della fiducia"
Movimento liberi giornalisti:
“ Un primo passo avanti
per la tutela della categoria”
Stampa Democratica:
"Contratto dignitoso
ma spalmato nel tempo"

Le liste di Autonomia e solidarietà, componente di maggioranza della Federazione nazionale della stampa italiana, salutano con favore la sigla dell’accordo per la positiva conclusione della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per la parte economica biennale che sarà ora sottoposta alla commissione contratto. L’aumento di 180.000 lire al mese, a regime, per i redattori di base e che sarà poi parametrato secondo le qualifiche, facendo scattare anche altri ritocchi di stipendio sulla base dei diversi elementi del contratto, è stato infatti irrobustito con un concreto sostegno agli istituti della categoria. In particolare, gli editori aumenteranno i contributi alla Casagit dello 0,45 per cento, daranno l’uno per cento in più all’Inpgi e raddoppieranno quasi l’attuale contributo per l’assicurazione infortuni. In tutto, a fine biennio l’aumento complessivo si avvicinerà al sei per cento. Le scadenze degli aumenti sono state scaglionate così: aumento di 46 euro sui minimi della busta paga del redattore ordinario (le qualifiche più alte avranno di più) dal 1 luglio 2003; aumento dello 0,45 per cento e dell’assicurazione infortuni dal 1 settembre 2003; aumento di 21 euro sui minimi della busta paga del redattore ordinario dal 1 aprile 2004; aumento di 26 euro sui minimi della busta paga del redattore ordinario dal 1 settembre 2004; aumento dell’1 per cento dei contributi all’Inpgi dal 1 gennaio 2005. Nello stesso 2005 vi sarà poi il rinnovo del contratto sia per la parte economica sia per la parte normativa. Fnsi e editori hanno anche raggiunto un accordo per prorogare le intese relative ai giornalisti online e per affrontare insieme l’applicazione dei decreti legislativi sul mercato del lavoro, in particolare per i riflessi sul lavoro autonomo. In questo contesto è stato anche deciso di proseguire il confronto sull’attuazione degli accordi relativi al lavoro giornalistico autonomo. Tenuto conto del contesto generale, le liste di Autonomia e solidarietà considerano molto positivo il risultato della vertenza e invitano la Fnsi a rinnovare gli sforzi del sindacato unitario dei giornalisti per arrivare, nel confronto aperto sul tema del lavoro autonomo, anche a un concreto avanzamento del trattamento complessivo, normativo ed economico, relativo ai giornalisti che fanno la libera professione. Il significativo incremento del livello della busta paga e il consolidamento degli Istituti di previdenza e assistenza dei giornalisti, seppure in un momento di difficoltà del mercato editoriale, costituiscono un indubbio successo del sindacato dei giornalisti e un atto di fiducia delle parti sociali verso il futuro del settore. E’ questo il giudizio dei Giornalisti Uniti per un’informazione libera, componente della maggioranza del governo della Federazione della Stampa, in cui si riconoscono, tra gli altri, i presidenti della Fnsi Franco Siddi e dell’Ordine Lorenzo Del Boca, i segretari generale aggiunti della Fnsi Luigi Ronsisvalle e Mimmo Castellano e i dirigenti nazionali Franco Tropea, Pino Nardi, Carlo Moscatello, Franco Maresca. Avere concluso il difficile confronto sindacale sul rinnovo biennale della parte economica del Contratto nazionale di lavoro, coniugando la salvaguardia del potere di acquisto degli stipendi alla tutela delle prestazioni degli istituti previdenziali e di assistenza, è la conferma dell’attenzione della classe dirigente della Fnsi verso i reali problemi della categoria. L’impegno costante sulle questioni di sistema e sulle leggi di settore non è mai disgiunto, infatti, dalla concretezza dell’iniziativa sindacale, incardinata in una visione di insieme e di prospettiva dell’intero complesso dell’informazione. In questo senso, avere respinto l’ennesimo assalto degli editori agli scatti di anzianità seppure solo per sterilizzare la quota relativa ai nuovi aumenti, è un risultato di grande significato. La scelta di dirottare dalla busta paga all’Inpgi l’1% degli aumenti, incrementando l’aliquota a carico delle aziende, costituisce un intervento strutturale per garantire un adeguato livello delle pensioni nel lungo periodo soprattutto per le nuove generazioni. Identico il ragionamento per lo 0,45% destinato alla Casagit che così non sarà costretta a ridurre le prestazioni e anzi potrà migliorale superando gli attuali disavanzi di bilancio. Inoltre, l’incremento dell’85% del gettito a carico delle imprese per la conferma degli indennizzi relativi a infortuni, infarto e ictus, assicura la specialità di un trattamento altrimenti non più garantito. La possibilità di svolgere un ruolo più efficace per la tutela del lavoro autonomo e , nonché lo sblocco degli aggiornamenti statutari e regolamentari che renderanno più efficiente e solido il fondo di previdenza completare, rappresentano il punto di equilibrio massimo possibile sul piano delle tutele e delle garanzie complessive. Il sacrificio fatto dalla Fnsi nel collocare i risultati contrattuali in un arco di tempo utile ad assicurare la sana gestione delle imprese del settore va ora compreso fino in fondo dalla stessa Fieg al fine di risolvere i contrasti ancora aperti su temi fondanti per l’intera categoria quali i prepensionamenti e i costi sociali delle ristrutturazioni aziendali. Giuseppe Galizzi, segretario generale dell'Associazione Lombarda dei giornalisti e leader del Movimento Liberi Giornalisti, parla di ''un primo passo avanti per la tutela della categoria''. ''Una trattativa complessa e articolata - afferma Galizzi - che alla fine ci soddisfa e garantisce alla categoria un sensibile aumento di natura economica aprendo nuove prospettive in materia di normativa''. I lavori della commissione contratto Fieg-Fnsi proseguiranno mercoledì 16 luglio, alle 10, per l'esame dell'accordo sul rinnovo economico biennale. La riunione si svolgerà nella sede della Fnsi di Roma e potrà essere seguita in videoconferenza presso la sala Lanfranchi del circolo della stampa, a Milano. (ANSA). Abbastanza soddisfatto della firma del contratto che giudica «dignitoso», il vicepresidente dell'Associazione Lombarda Giornalisti, Giovanni Negri, di Stampa democratica, trova però «offensivo» che l'annuncio di questa firma sia arrivato da una corrente della Fnsi e non dal sindacato unitario. «La Federazione nazionale della stampa - osserva in una nota Negri, che era membro della commissione Contratto - ha firmato un contratto dignitoso, in linea con quanto ottenuto da altre categorie. La parte economica, anche se troppo dilazionata nel tempo, recupera l'inflazione, e i risultati ottenuti a difesa degli istituti di categoria sono un serio passo avanti». Negri però stigmatizza «la forte gestione di parte della Fnsi». «A dare notizia dettagliata del contratto - commentato l'esponente di Sd - non è stato il sindacato unitario con un comunicato ufficiale, ma una delle sue correnti, seppure di maggioranza. Un episodio che trovo offensivo per tutti i giornalisti italiani». «Mi chiedo se unitario sia solo un aggettivo - conclude Negri - o debba significare, nei comportamenti, qualcosa di più». (ANSA).

@fnsisocial

Articoli correlati