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Fnsi 22 Lug 2005

Authority Tlc, Calabrò: “La legge Gasparri è nata già vecchia e va cambiata”. Siddi: “Condivisibile relazione su nodi di carta stampata e squilibrio”

"La legge Gasparri era datata quando venne emanata, oggi la concorrenza tra le piattaforme che veicolano l'informazione la fa apparire per alcuni aspetti arretrata". I

"La legge Gasparri era datata quando venne emanata, oggi la concorrenza tra le piattaforme che veicolano l'informazione la fa apparire per alcuni aspetti arretrata". I

21 luglio 2005. - "La legge Gasparri era datata quando venne emanata, oggi la concorrenza tra le piattaforme che veicolano l'informazione la fa apparire per alcuni aspetti arretrata". Il garante dell'Autorità per le comunicazioni Corrado Calabrò è intervenuto, nel corso della sua Relazione al Parlamento, sulla legge Gasparri, richiamando l'attenzione sulla necessità di migliorarla. Altrettanto "arretrato – ha osservato Calabrò - è il codice delle comunicazioni". (AGI) Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “La necessità di norme per il riequilibrio pubblicitario tra tv e carta stampata, schiacciata dal duopolio, la volontà di recuperare il tempo perduto nell’organizzazione del registro degli operatori della comunicazione, la notizia dell’accertamento in corso sulla vicenda degli assetti proprietari del Corriere della Sera sono elementi di svolta senz’altro condivisibili e apprezzabili dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Finalmente, dopo anni, l’Autorità batte un colpo su questo punto. Occorre subito accelerare, come conseguenza, almeno l’approvazione della leggina sulla carta stampata e alcuni aspetti sociali e previdenziali dei giornalisti, ancora ferma in Parlamento”. Questo è il primo commento alla relazione del neo Presidente dell’Authority, Corrado Calabrò, fatto dal Presidente della Fnsi, Franco Siddi, che tra le luci sottolinea anche “l’affermazione forte della tutela della par condicio, considerata “disciplina di garanzia a livello delle democrazie più evolute”. Allo stesso modo va rilevata la sostanziale bocciatura di alcune leggi approvate in questa legislatura: è stata dichiarata apertamente la “generale debolezza sanzionatoria delle norme” sul conflitto d’interesse e sono state rilevate le pesanti contraddizioni e negatività della Legge Gasparri. Il Presidente Calabrò ha, in realtà, esaltato la svolta nel digitale, ma con onestà, ha dovuto certificare che la caduta di barriere tecnologiche ne sta facendo emergere di nuove (come da sempre sostenuto dalla Fnsi), “specialmente di ordine economico”. E il Sic rimane un paniere troppo indistinto. Di allarme appaiono le considerazioni sui ritardi della Rai rispetto i nuovi oneri del servizio pubblico. Tra le note in scuro della relazione vanno rilevati invece il sostanziale silenzio sul pluralismo e la mancata indicazione dei vantaggi legislativi di cui gode il principale polo televisivo italiano. Certamente la relazione di Calabrò, anche con le sue moderatissime valutazioni, conferma l’esigenza di cambiamenti profondi nella legislazione di sistema. Nello stesso tempo, però, ciò non sottrae l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dall’obbligo d’intervento determinato ed efficace sui punti di squilibrio maggiormente significativi e già rilevati”.

@fnsisocial

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