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Contratti 17 Nov 2006

Assostampa Umbra: "Forte partecipazione" allo sciopero

Con la "forte partecipazione" allo sciopero di ieri, i giornalisti umbri hanno saputo dare "un' adeguata risposta all'arroganza della Fieg che, dopo aver ignorato il richiamo del presidente della Repubblica, ha respinto l' invito del Governo alla ripresa delle trattative con la Fnsi per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai da quasi due anni"

Con la "forte partecipazione" allo sciopero di ieri, i giornalisti umbri hanno saputo dare "un' adeguata risposta all'arroganza della Fieg che, dopo aver ignorato il richiamo del presidente della Repubblica, ha respinto l' invito del Governo alla ripresa delle trattative con la Fnsi per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai da quasi due anni"

Lo afferma l' Asu (Associazione della stampa umbra), che ringrazia in un comunicato tutti coloro che, partecipando allo sciopero, hanno contribuito "al definitivo mascheramento del vero obiettivo degli editori, che è quello di disarticolare tutte le garanzie che danno al Paese un' informazione libera, autonoma e non condizionata dagli interessi economici dei proprietari di giornali e radiotelevisioni". Gli strumenti che la Fieg vuole usare per arrivare alla cancellazione delle notizie e del ruolo del giornalismo - si sottolinea nel comunicato - sono quelli dello sfruttamento del precariato, del ricatto dell' occupazione a termine, della dequalificazione professionale, del controllo totale sulle redazioni. Per queste ragioni, l' Asu ritiene che la vertenza sia diventata una "urgente emergenza democratica che riguarda tutti i cittadini, le istituzioni, le forze politiche, sociali e culturali". L' Asu, pertanto, rilancia in Umbria la richiesta della Fnsi al Parlamento e al Governo, perché, senza la ripresa delle trattative per il contratto, non ci siano trattative per il rinnovo della legislazione sull' editoria e vengano sospesi i contributi dello Stato alle imprese che negano il diritto al rinnovo contrattuale. Nel comunicato, l' Asu invita inoltre le istituzioni umbre a sospendere le inserzioni pubblicitarie e ogni altro eventuale sostegno pubblico a tutte le aziende che praticano sistematicamente lo sfruttamento del lavoro precario; si invita anche l' Università degli Studi di Perugia a sospendere l' invio degli stagisti nelle aziende che utilizzano gli studenti come giornalisti senza titolo professionale, come adesione ad un percorso condiviso per il superamento di una situazione che mette a rischio un patrimonio comune a tutte le componenti della società umbra. (ANSA)

@fnsisocial

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