Assostampa Subalpina:
“Sostegno a Serventi Longhi,
la Fnsi prosegua
nel suo impegno contro
gli attacchi alla libertà
d’informazione”
Il segretario dell’Associazione Stampa Subalpina comunica: Negli ultimi giorni, di fronte a gravissimi e ripetuti attacchi alla libertà d'informazione in Italia (a livello parlamentare, con l'emendamento che riconferma il carcere quale pena per il reato di diffamazione; con discutibili e non ancora del tutto chiarite ispezioni in testate Rai, collegate peraltro al legittimo esercizio del diritto di cronaca; con l'utilizzo spregiudicato e fazioso da parte di alte cariche dello Stato di importanti e seguite trasmissioni Rai, accompagnate da offensive e false affermazioni nei confronti di altri organi di stampa), alcuni livelli delle rappresentanze sindacali della nostra categoria, anziché indicare una netta e solidale presa di posizione nei confronti di chi è autore e interprete di tali attacchi, hanno dato vita a una serie di distinguo e di prese di posizione che, oltre a confondere i giornalisti italiani, rischiano di indebolire e delegittimare la Fnsi e i suoi organi dirigenti. E tutto ciò con interventi e dichiarazioni che, sotto forma di questioni procedurali e di metodo, sembrano invece introdurre valutazioni di carattere politico le quali dovrebbero restare estranee a un dibattito riguardante un principio assoluto e intangibile, garantito dalla Costituzione: quello di un'informazione libera e senza guinzagli. La segreteria dell'Associazione Stampa Subalpina, espressione di un accordo unitario identico a quello nazionale che esprime l'attuale giunta della Fnsi, nelle scorse settimane aveva riferito al segretario nazionale Paolo Serventi Longhi alcune considerazioni, frutto della discussione all'interno dei giornalisti piemontesi, riguardo a quello che era l'argomento del dibattito in corso: se fosse giusto o meno, di fronte a tali attacchi, indire uno sciopero dell'intera categoria. In particolare, l'Associazione Stampa Subalpina, confermando la propria fiducia nell'operato della segreteria nazionale, aveva indicato soprattutto due spunti di riflessione: la necessità di valutare la scelta dello sciopero alla luce della possibilità di una sua effettiva riuscita e, tenuto conto di recenti e incresciose esperienze (l'Associazione Stampa Subalpina, ad esempio, ha ottenuto la condanna per comportamento antisindacale del "Giornale del Piemonte" uscito in edicola durante una giornata di sciopero), di una eventuale "penalizzazione" di quelle testate della carta stampata che garantiscono un'ampia informazione proprio in tema di libertà di stampa e di polemiche sulla giustizia; la necessità, infine, accanto allo sciopero, di individuare nuove ed efficaci forme di lotta che possano assicurare un forte coinvolgimento dei cittadini. Le scelte poi adottate dalla giunta e dalla segreteria della Fnsi (la giornata di protesta ancorata a un pacchetto di tre giorni di sciopero indetti sulla vertenza complessiva per l'informazione) rappresentano, a giudizio della segreteria dell'Associazione Stampa Subalpina, una sintesi equilibrata di tutte le esigenze emerse nel corso del dibattito. L'Associazione Stampa Subalpina invita dunque la Fnsi a proseguire nel suo impegno che ha bisogno di un sostegno unitario dell'intera categoria alla luce dei prossimi e importanti appuntamenti: il rinnovo contrattuale, la trattativa per una "riforma di sistema" nell'ambito radiotelevisivo, la difesa della libertà d'informazione. Ettore Boffano