Assostampa Sarda: «Per un'informazione non condizionata da politica e interessi»
CAGLIARI. (da La Nuova Sardegna del 26 febbraio 2003) Il direttivo dell'Associazione della stampa sarda ha discusso «i problemi del rapporto tra informazione, politica e interessi editoriali e extraeditoriali, denunciati con sempre maggiore frequenza e preoccupazione dai colleghi». E ha approvato un documento. «Il direttivo - è detto nel documento - ha riflettuto sui pericoli per l'indipendenza dei giornalisti, elemento fondante della loro professionalità e ha sottolineato che anche le aziende editoriali possono ricavare vantaggi nel rivendere la propria autonomia rispetto ai poteri esterni. Il direttivo ritiene che i pur legittimi interessi imprenditoriali degli editori non possano e non debbano condizionare le linee informative e quindi il lavoro delle redazioni e dei singoli giornalisti. La libertà di stampa si preserva anche garantendo condizioni di trasparenza editoriale». L'Associazione della stampa sarda - prosegue il documento - pur confermando la validità dei contenuti dell'art. 6 del contratto di lavoro giornalistico ("è competenza specifica ed esclusiva del direttore fissare e impartire le direttive politiche e tecnico-professionali e adottare le decisioni necessarie per garantire l'autonomia della testata") ribadisce «con convinzione il ruolo di centralità delle redazioni nell'elaborazione complessiva dei contenuti giornalistici». Il direttivo «invita i comitati di redazione a mantenere attiva la vigilanza contrattuale, sostenendo con coerenza e rigore le proprie prerogative sancite dal Contratto nazionale, che riguardano in particolare l'espressione di pareri preventivi e la formulazione di proposte, con riferimento all'autonomia della testata e al miglioramento del giornale, allo scopo di rinsaldare il rapporto di fiducia con i lettori, unici veri giudici dei prodotti giornalistici». Sui temi della conferma e dell'ampliamento dell'area dei diritti e dell'indipendenza dei giornalisti, l'Assostampa «è impegnata nell'avvio di iniziativa di sensibilizzazione interna alla categoria di apertura di un dibattito pubblico, nella convinzione che un'informazione autenticamente libera, autorevole e pluralista, slegata da interessi extraeditoriali, costituisca un valore irrinunciabile per una comunità regionale alla ricerca di uno sviluppo sociale ed economico fondato sull'autonomia e l'autodeterminazione delle scelte».