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Cronaca 04 Feb 2011

Assostampa ligure: "L’autogol degli ultras della Sampdoria, tre giornalisti malmenati non sono una medaglia" Ordine e Ussi condannano l'aggressione ed esprimono solidarietà ai colleghi

"Un gruppo di sedicenti tifosi che fa irruzione durante una trasmissione sportiva di Telenord a Genova danneggia le attrezzature e malmena 3 giornalisti (una collega di Telenord, uno del Corriere Mercantile che finisce all’ospedale e uno di Repubblica) rappresentano, se ne era il caso, il livello culturale e di “normale dialettica” che viene concepito dai cosiddetti atleti del pensiero che dicono di sostenere una squadra di calcio". Lo sostiene in una nota il segretario dell'Assostampa Ligure Marcello Zinola

"Un gruppo di sedicenti tifosi che fa irruzione durante una trasmissione sportiva di Telenord a Genova danneggia le attrezzature e malmena 3 giornalisti (una collega di Telenord, uno del Corriere Mercantile che finisce all’ospedale e uno di Repubblica) rappresentano, se ne era il caso, il livello culturale e di “normale dialettica” che viene concepito dai cosiddetti atleti del pensiero che dicono di sostenere una squadra di calcio". Lo sostiene in una nota il segretario dell'Assostampa Ligure Marcello Zinola

"Senza voler generalizzare - prosegue la nota del sindacato - l’episodio di giovedì notte non è assolutamente da sottovalutare, perché segue di pochi mesi il lancio notturno di bombe carta contro le redazioni dell’Ansa e del Secolo XIX di Genovada parte di sedicenti tifosi. Condannare ed esprimere solidarietà ai colleghi è purtroppo ormai un rito ricorrente e stantio. Perché per l’ennesima volta ripropone il tema dei rapporti tra società e tifosi, lo stesso atteggiamento “urlato” di alcune trasmissioni televisive nazionali e no, senza che dalla maggioranza delle associazioni del tifo o dalle istituzioni del calcio vengano assunte decisioni che vadano al di là di ipocrite posizioni di generica condanna. Chiedere di esprimere la propria opinione o di ottenere la rettifica di una notizia ritenuta non corretta, è legittimo, usare violenza no. Ci attendiamo, sperando di non rimanere delusi ancora una volta, una presa di posizione concreta da parte della Sampdoria ,dalla maggioranza dei tifosi di calcio che vorrebbero andare allo stadio per divertirsi e anchedi tutta la categoria dei media che - conclude Zinola - a volte, non ce lo nascondiamo, strizza l’occhio a questi personaggi per pavidità o per il cosiddetto quieto vivere".

SOLIDARIETA' A COLLEGHI DA PARTE DI ASSOSTAMPA, USSI E ORDINE

''Tre giornalisti malmenati non sono una medaglia''. E' duro il commento dell''Associazione stampa ligure in merito all'aggressione di alcuni giornalisti da parte di un gruppo di tifosi della Sampdoria. Un episodio che, scrive il segretario dell'Assostampa Marcello Zinola, ''non e' assolutamente da sottovalutare, perche' segue di pochi mesi il lancio notturno di bombe carta contro le redazioni dell'ANSA e del Secolo XIX di Genova''.
''Condannare ed esprimere solidarieta' ai colleghi - e' la presa di posizione dell'Assostampa ligure - e' purtroppo ormai un rito ricorrente e stantio. Ci attendiamo, sperando di non rimanere delusi ancora una volta, una presa di posizione concreta dalla maggioranza dei tifosi di calcio che vorrebbero andare allo stadio per divertirsi e anche di tutta la categoria dei media''.
Anche il Gruppo ligure giornalisti sportivi manifesta la propria solidarieta' ai colleghi aggrediti, augurandosi ''che gli autori di quanto accaduto vengano perseguiti cos come la legge prevede''. ''Non e' con la violenza - sostiene l'Ussi - che si risolvono le situazioni difficili''.
''Ancora una volta la stupida intolleranza di persone che non hanno alcun rispetto dell'impegno dei giornalisti nel compiere il loro dovere - scrive in una nota Attilio Lugli, presidente dell'Ordine Ligure dei Giornalisti - mette in discussione l'essenza stessa della democrazia e della convivenza civile''. (ANSA)

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