Per la seconda volta e sempre alla unanimità, l’Assemblea legislativa della Liguria (il consiglio regionale) ha approvato un documento di solidarietà ai giornalisti italiani, chiedendo l’avvio della trattativa per il rinnovo del contratto, condividendo l’appello lanciato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
E ha espresso anche un richiamo alla Rai affinché, coerentemente con il ruolo di titolare del servizio pubblico, svolga un ruolo efficace di sensibilizzazione e di rottura delle posizioni negative sino a oggi espresse dalla Fieg. L’Assemblea legislativa della Liguria ha approvato stamane un documento redatto dai capigruppo di tutti gli schieramenti, relativo alla vertenza per il rinnovo dei contratti di lavoro giornalistico Fnsi Fieg e degli Uffici Stampa. Applicando una norma del regolamento, in via eccezionale e per l’importanza dei temi trattati, l’Assemblea legislativa ha proceduto all’audizione del segretario della Associazione Ligure dei Giornalisti, Marcello Zinola, che ha illustrato lo stato della vertenza e gli ultimi sviluppi relativi agli incontri al ministero del lavoro e all’iniziativa nazionale sul precariato svoltasi l’11 dicembre scorso, con particolare riferimento alla disponibilità, senza pregiudiziali, data dal sindacato dei giornalisti, al confronto su più tavoli sui temi del settore dell’informazione come richiesto e proposto dalla mediazione governativa. Tutti gli intervenuti (Nicola Abbundo, Udc; Gianni Plinio, An, giornalista pubblicista; Luigi Morgillo, FI; Franco Bonello, Forum della sinistra; Patrizia Muratore, Italia dei valori; Claudio Guastavano, Ulivo; Sandro Biasotti, ex presidente della giunta della Regione Liguria) e il presidente dell’Assemblea legislativa, Mino Ronzitti (promotore dell’iniziativa) hanno evidenziato il diritto al contratto; la particolarità della situazione legata al lavoro precario che incide sulla qualità stessa dell’informazione e del diritto a una giusta retribuzione; l’esigenza della riforma dell’editoria con particolare attenzione a come i contributi vengono erogati alle aziende editoriali che, di fatto, svolgono una funzione “pubblica” operando nel mondo dell’informazione; l’esigenza di una efficace normativa sul lavoro autonomo e sulla flessibilità per evitare che le norme vengano poi utilizzate in modo irregolare dagli editori e dagli imprenditori-editori per forme di sfruttamento e precariato, rappresentando poi le stesse una moderna e subdola forma di limitazione o di condizionamento degli operatori dell’informazione. Negli interventi è stato anche rimarcato il richiamo al ruolo della Rai che, titolare del servizio pubblico, non può nascondersi dietro semplici affermazioni di principio e accodarsi alle posizioni della Fieg, sollecitando alla stessa Rai una presa di posizione chiara e precisa che sia di sprone e di pressione al governo per arrivare ad un reale avvio della trattativa. I consiglieri e capigruppo hanno anche sottolineato e apprezzato sia lo stile e i contenuti dell’intervento del segretario della Ligure, Marcello Zinola, sia lo stile e le forme di lotta attivate dai giornalisti che sono andate oltre gli scioperi, con forme di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del potere politico. Importante la condivisione e il richiamo all’appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con la sottolineatura della preoccupazione per l’eventuale lungo black out informativo che potrebbe essere attuato nei prossimi giorni e al quale potrebbero essere costretti i giornalisti italiani. Genova, 13 dicembre 2006 ORDINE DEL GIORNO Solidarietà dall'Assemblea Legislativa Regionale della Liguria ai giornalisti liguri e italiani impegnati nella vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da quasi due anni e che ha già portato a quattordici giorni di sciopero in quasi tutti i quotidiani italiani. Il Consiglio Regionale PRESO ATTO che i giornalisti italiani in generale e liguri in particolare, sono da tempo impegnati in una vasta agitazione programmata dalla Federazione della stampa per sollecitare la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro; SOTTOLINEATO CHE la mancanza del contratto ha ripercussioni negative sull'intero mondo dell'informazione favorendo la permanenza di estese forme di precariato e di incertezza lavorativa che condiziona il diritto fondamentale dei cittadini ad una informazione pluralista e autonoma. GIUDICATO grave il rifiuto degli editori a riprendere la trattativa anche a fronte della decisione del Governo di convocare le parti per il giorno 22 novembre; FATTO PROPRIO l'invito alla ripresa delle trattative venuto dal Capo dello Stato Giorgio Napoletano che ha riconosciuto il diritto dei giornalisti ad avere il contratto, ribadendo che dovrebbe "essere normale in un paese civile che i contratti vengano rinnovati alla scadenza". ESPRIME solidarietà e sostegno ai giornalisti italiani impegnati in questa difficile vertenza, e invita la Fieg a recedere dall'attuale posizione di indisponibilità verso l'apertura della trattativa e il rinnovo del contratto; AUSPICA che le parti si ispirino ad un dialogo non pregiudiziale e trovino soluzioni per il precariato. Nel contempo INVITA il Presidente del Consiglio a farsi tramite intervenendo presso i parlamentari della Liguria affinché si facciano promotori di azioni a tutti i livelli per la riapertura di un tavolo di confronto con la Federazione degli Editori sul rinnovo del contratto di lavoro e sulle ulteriori questioni sollevate dalla Federazione della Stampa Italiana, e a trasmettere il presente Ordine del Giorno alle Assemblee Legislative regionali per la condivisione e l'approvazione dello stesso, laddove queste ultime non lo avessero già autonomamente fatto. INTERVENTO IN AULA DEL PRESIDENTE RONZITTI SULLA VERTENZA CONTRATTUALE DEI GIORNALISTI La vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti si trascina ormai da quasi due anni e ha raggiunto livelli elevati di tensione: fra la primavera del 2005 e queste ultime settimane la Federazione nazionale della stampa ha organizzato quattordici scioperi che hanno riguardato giornali, emittenti radiotelevisive e uffici stampa. Dopo il fallimento dell'ultimo incontro convocato a Roma a fine novembre dal ministro del Lavoro e della Previdenza sociale la Federazione nazionale della stampa ha proclamato altre sei giornate di sciopero, che dovrebbero svolgersi entro la fine dell'anno. In questo clima di aspro confronto, che riguarda aspetti delicati dell'informazione come la tutela del lavoro autonomo e le nuove regole sulla flessibilità, è doveroso che l'Assemblea legislativa della Liguria si impegni in difesa del pluralismo dell'informazione, che è cardine di ogni ordinamento democratico e che può essere garantito solo attraverso la piena libertà dei giornalisti. Per questo motivo la Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale della Liguria ha deciso all'unanimità di sottoscrivere un ordine del giorno a sostegno della categoria. E con un atto straordinario il cui significato non sfugge a nessuno abbiamo deciso di dare la parola in aula ad un rappresentante della categoria, il segretario regionale della Associazione Ligure dei Giornalisti-Fnsi. Marcello Zinola.