Assostampa della Calabria
su “Il Domani di Cosenza”: l’azienda presenti subito il Piano Editoriale
REGGIO CALABRIA - Il perdurare della gravissima situazione ad “Il Domani di Cosenza e Provincia” preoccupa seriamente il Sindacato dei Giornalisti della Calabria che ha chiesto all’amministratore unico della società editrice “Teleuropa srl”, dott. Mario Occhiuto, di presentare, con cortese sollecitudine, l’annunciato Piano Editoriale con cui l’Azienda intende fronteggiare l’attuale situazione di crisi. Il pagamento di tre mensilità arretrate, subito dopo l’Assemblea dei Giornalisti del 10 Febbraio scorso, alla quale hanno partecipato il segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, ed il segretario nazionale aggiunto della FNSI, Luigi Ronsisvalle, avevano fatto sperare in un’inversione di tendenza, invece, da allora, non solo non sono state rispettate le scadenze mensili ma si sono aggiunti i licenziamenti di un giornalista professionista e di un praticante dopo il superamento dell’esame di idoneità professionale, oltre alle dimissioni di un altro redattore esasperato dalla mancata corresponsione delle proprie spettanze. I redattori, infatti, pur dimostrando grande serietà professionale nel garantire un prodotto qualitativamente valido, non hanno ancora percepito parte dell’indennità redazionale, metà stipendio di settembre, la tredicesima mensilità e gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo, mentre corrispondenti e collaboratori da più mesi non percepiscono alcuna spettanza. Con una lettera inviata all’amministratore unico Mario Occhiuto e per conoscenza al direttore generale Emanuele Occhiuto, al direttore Attilio Sabato, al direttore responsabile Guido Talarico, all’Assemblea dei Giornalisti, alla Presidenza ed alla Segreteria della Fnsi, il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, ritenendo improcrastinabile la presentazione del Piano Editoriale, ha chiesto di conoscere le determinazioni dell’Azienda in merito all’attuale situazione ed i tempi relativi alla corresponsione delle spettanze ai giornalisti, i quali hanno, ormai, raggiunto livelli di preoccupante esasperazione.