La Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio esprime «solidarietà alla Cgil e a tutte le lavoratrici e i lavoratori che ne fanno parte, vittime di un'aggressione senza precedenti che va condannata con fermezza». La Rete, di cui fanno parte anche Cpo Fnsi e associazione Carta di Roma, esprime inoltre preoccupazione «per il clima di intolleranza e di violenza prodottosi negli ultimi mesi anche grazie alla diffusione di discorsi d'odio nei confronti delle organizzazioni sindacali, delle istituzioni, delle giornaliste e dei giornalisti, delle operatrici e degli operatori dalla sanità da parte di soggetti che, trasformando le manifestazioni no vax e no green pass in occasioni di violenza verbale e fisica, non hanno altro obiettivo che generare divisione, caos, ricerca del capro espiatorio».
Da qui l'appello alla cittadinanza «di evitare l'uso e la legittimazione di discorsi d'odio, isolando le persone e i gruppi estremisti che proprio ai discorsi d'odio ricorrono sistematicamente non solo per confondere l'opinione pubblica e inquinare il dibattito, ma anche per innalzare la tensione sociale al fine di posizionarsi nello spazio pubblico, stravolgendo le regole della partecipazione democratica stabilite dalla nostra Costituzione».
La Rete chiede infine che il governo e le istituzioni «prendano provvedimenti urgenti e severi – come previsto dalla Costituzione e dalla normativa italiana – nei confronti di tutte le persone e i movimenti che riproducono e diffondono in qualsiasi forma i simboli, le idee e le pratiche del fascismo, istigando all'odio e alla violenza verso specifici obiettivi e impedendo un corretto svolgimento del dialogo democratico».