«La chiusura di Askanews al confronto è un atto di irresponsabilità delle cui conseguenze l'azienda dovrà farsi carico in ogni sede». Lo affermano, in una nota, Federazione nazionale della Stampa italiana, Associazione Stampa Romana, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Associazione Stampa Toscana.
«Grave e inaccettabile – accusa il sindacato – è che l'azienda si sia presentata al tavolo di trattativa con il chiaro intento di farlo saltare. Il rifiuto di misure alternative agli esuberi e ai licenziamenti va nella direzione dell'apertura di una fase all'insegna della macelleria sociale».
Il sindacato dei giornalisti, conclude la nota, «continuerà ad essere al fianco del comitato di redazione e dei colleghi in tutte le iniziative che saranno intraprese in ogni sede per tutelare e salvaguardare un patrimonio di professionalità che l'editore sta provando a smantellare in nome di altri interessi».
PER APPROFONDIRE
Di seguito il comunicato approvato all'unanimità dall'Assemblea dei giornalisti di Askanews.
L'assemblea dei giornalisti di askanews condanna fermamente la decisione dell'azienda di chiudere la porta a qualsiasi proposta di trattativa che possa consentire di gestire la crisi dell'agenzia senza macelleria sociale, confermando invece il concordato preventivo e la parallela richiesta di 27 esuberi.
I giornalisti sono ancora senza stipendio e rischiano di non vedere le retribuzioni anche nei prossimi mesi. Nonostante questo il Cdr si è presentato al tavolo Fieg con una serie di proposte costruttive che avrebbero consentito di evitare un pericoloso concordato preventivo, mettere in sicurezza i conti e impostare il risanamento dell'agenzia. A tutte queste proposte, che includevano anche un ennesimo sacrificio dei lavoratori, la risposta è stata: no.
L'azienda di Luigi Abete, nonostante le sollecitazioni della delegazione sindacale e del Comitato di redazione, ha addirittura rifiutato di avviare un negoziato con il Dipartimento Editoria per una possibile transazione sul credito vantato per i servizi resi.
Un atteggiamento irresponsabile e inaccettabile contro cui l'assemblea conferma lo stato di agitazione e metterà in campo ogni azione possibile per tutelare l'azienda e i giornalisti.
La replica dell'azienda
«In risposta a quanto riportato nel comunicato stampa del Comitato di Redazione di Askanews dello scorso 17 gennaio 2019, la Società risponde opponendosi alla diffusione di notizie false che generano un danno per l'azienda, tantopiù nel momento di estrema difficoltà che sta attraversando». Lo spiega una nota dell'editore.
«La Società si è impegnata a fare il possibile per garantire continuità alle attività di Askanews e per tutelare il futuro dei lavoratori - aggiunge la nota -, fin dall'inizio del contenzioso con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria. I vertici di Askanews infatti non hanno mai interrotto il dialogo e la negoziazione con il Dipartimento, con cui hanno mantenuto rapporti all'insegna del rispetto reciproco, nonostante la situazione di grave difficoltà. A dimostrazione di ciò, era già in programma da tempo un incontro, che si svolgerà nei prossimi giorni, con i vertici del Dipartimento per l'informazione e l'editoria per un aggiornamento sul tema». (Ansa)
La controreplica del Cdr di Askanews: «Dall'azienda ci aspettiamo più senso responsabilità»
«L'editore di Askanews Luigi Abete e il management dell'agenzia mentono sapendo perfettamente che la realtà è ben diversa». È quanto si legge in un comunicato del Comitato di redazione di Askanews. «Oggi in una nota - si legge ancora - affermano che 'non hanno mai interrotto il dialogo e la negoziazione con il Dipartimento' ma proprio ieri al tavolo Fieg, davanti alla delegazione sindacale e ai rappresentanti della stessa Federazione degli editori, l'amministratore delegato Daniele Pelli aveva ribadito che non riteneva possibile riprendere la trattativa con il Dipartimento per l'editoria per risolvere la questione del pregresso».
«Non è certamente il Cdr, quindi - si sottolinea - che diffonde 'notizie false che generano un danno per l'azienda', come scritto avventatamente e forse involontariamente con effetto minatorio, nella nota diffusa oggi. Sorprende che l'azienda non abbia fatto cenno al tavolo Fieg a un prossimo incontro con il Dipartimento che, sostiene, era in programma da tempo, nonostante le sollecitazioni di tutta la delegazione sul punto. Prendendone atto ci aspettiamo che dall'azienda ci sia maggior senso di responsabilità rispetto a quello mostrato fin qui per la soluzione della vicenda».
Il Cdr ricorda inoltre che «l'ad ieri ha respinto due proposte avanzate responsabilmente dalla parte sindacale per affrontare l'attuale situazione di difficoltà dell'agenzia evitando un rischioso concordato preventivo e la richiesta di 27 esuberi. Questo schermandosi dietro una asserita 'inevitabilità' di tali decisioni. Inevitabilità che nasconde soltanto la mancata volontà dell'editore di assumersi la propria responsabilità di imprenditore. Ma stia certo Abete - conclude la nota - che il Cdr e i giornalisti di Askanews metteranno in campo tutte le iniziative necessarie in tutte le sedi per far valere i propri diritti». (Agi)