''Massimo sconcerto'' per l'arresto del giornalista Mario Spezi. Ad esprimerlo e' il presidente nazionale dell'Ordine dei Giornalisti Lorenzo del Boca, appena appresa la notizia. Sconceratta anche l'assemblea dei redattori de "La Nazione" e della sede fiorentina di "Qn"
''Al di la' di ogni rispetto per il lavoro della magistratura viene spontaneo - aggiunge il presidente del Boca - sperare che non diventi sempre piu' pericoloso per i giornalisti fare il proprio mestiere di approfondimento sulle inchieste piu' delicate''. Del Boca ''denuncia'' poi ''il fatto che, nell'ambito di un'inchiesta che dura da molti anni, si assista al colpo di scena proprio con l'arresto di Mario Spezi''. ''Ci auguriamo - conclude il presidente esprimendo piena vicinanza a Spezi - che l'arresto non sia causato dal lavoro di cronista svolto da Spezi in questi anni'', e augurandosi che gli accertamenti della magistratura siano ''rapidi''. (ANSA) "L’arresto del collega Mario Spezi, per tanti anni cronista de La Nazione e ora collaboratore anche del Quotidiano Nazionale, ci ha lasciati sconcertati. Sconcertati perché conosciamo Spezi da trenta anni e la sua brillante carriera professionale è sempre stata improntata alla correttezza, alla ricerca anche autonoma della verità e all’inchiesta che talvolta ha pure messo in discussione l’operato degli inquirenti. Questo arresto è solo l’ultimo atto di una vicenda che dal 1968 ci ha abituati a notizie tanto clamorose quanto poco consistenti, come quelle che hanno rovinato per diversi anni la vita di un collega della sede Rai di Firenze, poi assolto da tutti gli addebiti. Ci auguriamo che la magistratura possa chiarire quanto prima gli episodi che hanno portato all’emissione di un provvedimento così grave nei riguardi di un collega che, ai nostri occhi, ha solo svolto la propria attività professionale. Nel prendere atto con soddisfazione delle nette prese di posizione della Federazione nazionale della stampa e dell'Ordine nazionale dei giornalisti, auspichiamo che nelle sedi opportune si faccia finalmente chiarezza su un'inchiesta che dura ormai da troppi anni, fra contraddizioni e smentite". L’assemblea dei redattori de La Nazione e della sede fiorentina di Qn