CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Sindacale 01 Lug 2010

Appello del Segretario generale Fiom-Cgil, Maurizio Landini: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”

Il lavoro è l’architrave della nostra Costituzione: il diritto al lavoro, i diritti sul lavoro, le condizioni materiali della prestazione, la parità uomo donna nel e col lavoro, il ruolo dei soggetti della rappresentanza, la libertà delle organizzazioni sindacali, il diritto di sciopero come diritto di libertà individuale innervano tutta la Carta Costituzionale.

Il lavoro è l’architrave della nostra Costituzione: il diritto al lavoro, i diritti sul lavoro, le condizioni materiali della prestazione, la parità uomo donna nel e col lavoro, il ruolo dei soggetti della rappresentanza, la libertà delle organizzazioni sindacali, il diritto di sciopero come diritto di libertà individuale innervano tutta la Carta Costituzionale.

Tali diritti, per la loro natura costituzionale, sono diritti individuali indisponibili, non negoziabili: l’intesa su Pomigliano è per questo illegittima, pericolosa, gravissima.

E ancora:il delicato equilibrio tra libertà d’impresa e valore sociale della stessa, che la Costituzione regola in maniera ineccepibile, verrebbe pesantemente alterato dalle ipotesi governative di riscrittura dell’art.41, sancendo, in assoluta controtendenza rispetto alla realtà attuale, un’assiomatica coincidenza tra mercato e libertà.

Il sincronismo tra i due interventi non è casuale e descrive un’ipotesi di società nella quale l’asse centrale si sposta dai diritti degli individui a quelli del mercato e dell’impresa.

Limitando l’indipendenza della magistratura si attacca la Costituzione.

Alterando gli equilibri dei poteri istituzionali si attacca la Costituzione.

Comprimendo la libertà di stampa si attacca la Costituzione.

Attaccando e contraendo i diritti sul lavoro si attacca la Costituzione nel suo principio fondativo.

Non c’è futuro per la democrazia e la libertà nel nostro Paese senza rispetto della dignità del lavoro: mortificare il lavoro, limitarne i diritti minaccia radicalmente le fondamenta del vivere collettivo.

I firmatari di questo appello invitano ad una forte mobilitazione delle coscienze anche su questo fronte decisivo nella difesa della Costituzione.

 

Stefano Rodotà

Sergio Cofferati

Fausto Bertinotti

Nichi Vendola

Paolo Nerozzi

Vincenzo Vita

Maurizio Landini

Gianni Rinaldini

Giorgio Cremaschi

Carlo Podda

Mimmo Moccia

Carlo Baldini

Marigia Maulucci

Nicoletta Rocchi

@fnsisocial

Articoli correlati