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Contratti 10 Gen 2007

Appello del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna alla Fieg: “Riprendete le trattative”

Appello agli editori del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna Giacomo Spissu perché vengano riprese le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico.

Appello agli editori del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna Giacomo Spissu perché vengano riprese le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico.

Spissu, anche nel dare seguito alla mozione approvata dal Consiglio, ha inviato una lettera alla FIEG ed ai grandi gruppi editoriali nazionali e sardi dei maggiori quotidiani, auspicando una ripresa del dialogo. Lo stesso documento è stato trasmesso anche ai presidenti degli altri Consigli regionali invitandoli a valutare la eventualità di assumere ulteriori iniziative in seno alla Conferenza dei Presidenti. "Il Consiglio regionale - scrive Giacomo Spissu agli editori - ha approvato all'unanimità una mozione di preoccupata solidarietà ai giornalisti impegnati da lungo tempo per il rinnovo del contratto di lavoro. L'Assemblea sarda ha ritenuto di intervenire in una vicenda di esclusiva competenza delle parti in causa, per la delicatezza che il settore in questione riveste nella società moderna, per la strettissima relazione fra l'informazione ed il sistema democratico più in generale, per il nesso esistente fra libertà di informazione e precarizzazione crescente fra i suoi addetti". Lo scorso 28 dicembre il Consiglio regionale approvò all'unanimità la mozione firmata dai rappresentanti di tutti i gruppi politici. L'Assemblea regionale, riferendosi alla vertenza in atto fra giornalisti ed editori ed al "grave rifiuto degli editori a riprendere la trattativa", constatato che "il sistema dell'informazione, in una democrazia, assolve ad un ruolo fondamentale al servizio dei cittadini che hanno diritto ad essere informati in modo pluralistico", invitava la Presidenza del Consiglio a "promuovere ogni iniziativa utile alla vertenza per la riapertura di un tavolo di confronto con la Federazione degli editori sul rinnovo del contratto di lavoro, nell'interesse dei lavoratori del settore e del diritto dei cittadini a un'informazione sempre più completa ed autonoma". Invitava inoltre il Presidente a "farsi interprete presso la Giunta regionale, il Governo e il Parlamento nazionale per la modifica dei criteri con i quali vengono erogati i contributi all'editoria, subordinandoli alla deprecarizzazione dei rapporti di lavoro dei giornalisti". (AGI)

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