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Cdr 21 Gen 2010

Apcom in sciopero per due giorni. La solidarietà della Fnsi e dell’Assostampa Romana

Roma, 20 gennaio - Apcom in sciopero per due giorni, a partire dalle 7 di domani (21 gennaio). La decisione è stata assunta dall'assemblea dei redattori. Negli ultimi mesi, spiega il comunicato diffuso, la redazione "ha subito un drastico ridimensionamento, pari a oltre il 16% di giornalisti, con un notevole depauperamento del notiziario e un consistente aggravio dei carichi di lavoro".

Roma, 20 gennaio - Apcom in sciopero per due giorni, a partire dalle 7 di domani (21 gennaio). La decisione è stata assunta dall'assemblea dei redattori. Negli ultimi mesi, spiega il comunicato diffuso, la redazione "ha subito un drastico ridimensionamento, pari a oltre il 16% di giornalisti, con un notevole depauperamento del notiziario e un consistente aggravio dei carichi di lavoro".

 L'azienda "intende ricorrere allo stato di crisi, malgrado i 10,5 milioni di euro di ricapitalizzazione ottenuti dal vecchio azionista di maggioranza". L'assemblea, tra l'altro, denuncia che "vengono puntualmente violati impegni, sanciti con precisi accordi aziendali, sulla stabilizzazione dei colleghi precari" e che "è iniziata la progressiva chiusura della redazione di Bruxelles, passata da 4 a 1 giornalista".
Nonostante le continue richieste del Cdr l'azienda "non ha ancora presentato un piano organico sulla multimedialità, così come previsto dal Contratto nazionale di lavoro giornalistico e dagli accordi aziendali". Un atteggiamento "contraddittorio, considerata anche la più volte enunciata intenzione dell'azienda di sviluppare proprio questa fetta di mercato".
Visto che ieri (19 gennaio) al tavolo Fieg, l'azienda "non ha fatto chiarezza" sui piani per il futuro dell'agenzia, "dimostrandosi ancora una volta interlocutore non credibile", l'assemblea proclama 2 giorni consecutivi di sciopero, a partire dalle ore 7.00 del 21 gennaio fino alle ore 7.00 del 23 gennaio, e sostiene ulteriori forme di lotta decise dal Cdr. (ADNKRONOS)

Sulla vertenza si registra una nota della Fnsi: “La Federazione Nazionale della Stampa Italiana resta vicina ai colleghi dell’Apcom impegnati inuna dura vertenza con l’azienda sull’organizzazione del lavoro e sull’occupazione ed oggi e domani in sciopero davanti all’ipotesi di ridimensionamento della redazione. Insieme con le Associazioni Regionali di Stampa interessate, la Fnsi è e sarà al fianco dei colleghi nell’indispensabile confronto sindacale con rigore e responsabilità, per affermare la funzione, il ruolo e i compiti primari dei giornalisti e la tutela di tutti i diritti in capo al loro lavoro”.

L’Associazione Stampa Romana esprime solidarietà e si schiera convinta al fianco della redazione di Apcom che ha dichiarato due giorni di sciopero contro l’inaccettabile atteggiamento aziendale che, mentre apre il confronto su un fumoso stato di crisi, procede da mesi a una unilaterale politica di riduzione degli organici. Apcom è ormai una realtà consolidata nel panorama delle agenzie di informazione nazionali e, grazie al senso di responsabilità dei suoi giornalisti e della rappresentanza sindacale di base, ha avviato da tempo un confronto ampio e senza pregiudiziali sullo sviluppo della multimedialità. Ma, come prescrive il nuovo contratto, anche questa è oggetto di contraddittorio fra le parti e l’azienda deve presentare un piano che contenga precise indicazioni sulle figure professionali, sull’organizzazione del lavoro e sulla formazione, cosa sollecitata dal Cdr fin dall’inizio del 2009 senza che nessuna delle gestioni succedutesi alla guida dell’impresa si sia degnata di darvi corso.
In compenso, a fronte di un calo sensibile del costo del lavoro e a una serie di indicatori prospettici positivi, non si è ancora compreso quali e quanti siano gli investimenti che l’azienda ha in animo di mettere in campo, specie nelle professionalità giornalistiche. L’atteggiamento della pura gestione contabile dell’esistente non ha mai pagato e anzi, condannerebbe una moderna agenzia a un ruolo subalterno nel panorama nazionale, con evidenti conseguenze negative sia sulla professionalità dei colleghi sia sotto il profilo dell’occupazione.
Il sindacato non ha posto alcuna pregiudiziale al confronto con l’azienda, ma non può accettare che si cerchi di metterlo di fonte al fatto compiuto o che gli vengano sottratti ruoli e poteri che il Cnlg stabilisce a garanzia e tutela della qualità dell’informazione e del ruolo insostituibile che i giornalisti devono svolgere in una qualsivoglia azienda editoriale

@fnsisocial

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