CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Antenna 3, l'appello di Sindacato veneto e Cdr
Vertenze 17 Giu 2016

Antenna 3, lavoratori ancora senza stipendio. Sindacato veneto e Cdr: «Il futuro dell'emittente sempre più incerto»

Il Sindacato Giornalisti Veneto e il Cdr di Antenna 3 incontreranno lunedì 20 giugno il Prefetto di Treviso e il Commissario che il Tribunale ha nominato per seguire il concordato preventivo richiesto dall'editore Thomas Panto. «Rivolgiamo un accorato appello al mondo istituzionale, economico, sociale e politico affinché Antenna 3 possa continuare a vivere», scrivono in una nota Assostampa e Comitato di redazione.

Il Sindacato Giornalisti Veneto e il Cdr di Antenna 3 incontreranno lunedì 20 giugno il Prefetto di Treviso e il Commissario che il Tribunale ha nominato per seguire il concordato preventivo richiesto dall'editore Thomas Panto. 

«I lavoratori, 56 in totale – scrivono in una nota Assostampa e Cdr – senza stipendio da 6 mesi, dallo scorso 1° giugno stanno garantendo, senza sosta e in autogestione, la produzione e la messa in onda dei tg e degli approfondimenti giornalistici, consapevoli che l'interruzione delle trasmissioni, si tradurrebbe in un danno irreparabile per Antenna 3, leader sul mercato proprio per la riconosciuta qualità e affidabilità dell'informazione.

La scelta dell’editore Panto di presentare l’istanza di concordato preventivo «è arrivata – prosegue la nota – al termine di una lunga e complessa trattativa che le parti sociali avevano condotto in maniera responsabile per attuare l'affitto di ramo d'azienda prospettata dallo stesso Panto quale unica chance di sopravvivenza rimasta per la storica emittente locale. A oggi si constata l'assoluto silenzio sul futuro dell'impresa, sulla tutela occupazionale, sul recupero delle retribuzioni arretrate e sul pagamento di quelle correnti».

Il Sindacato Giornalisti Veneto e il Cdr di Antenna 3 fin dall’avvio di questo complesso tavolo di confronto hanno sempre posto al centro la salvaguardia dei posti di lavoro di pari passo alla sostenibilità dei costi gestionali dell’impresa.

«I lavoratori – rilevano sindacato regionale e Comitato di redazione – la loro parte l’hanno fatta da subito accettando sacrifici e tagli in busta paga: dal ripetuto ricorso agli ammortizzatori sociali al passaggio al part time, alle perduranti dilazioni nel saldo delle mensilità. Il tutto sullo sfondo di precisi impegni presi dall’editore e poi disattesi. Sindacato e Cdr hanno sempre agito nella massima trasparenza anche nell’invocare un Comitato di garanzia per sottolineare la peculiarità e la specificità di un’azienda che assicura un servizio pubblico al territorio e alle sue diverse componenti, contribuendo a garantire quel pluralismo informativo, presupposto fondamentale di una società democratica e libera. Di qui l’appello accorato al mondo istituzionale, economico, sociale e politico affinché Antenna 3 possa continuare a vivere».

@fnsisocial

Articoli correlati