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Vertenze 22 Lug 2015

Altre due giornaliste licenziate a EsperiaTv, il Sindacato della Calabria: “Illegittimo”. Venerdì incontro col Prefetto

L’emittente crotonese Esperia Tv licenzia altre due giornaliste: appresa verbalmente dall’azienda l’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione in deroga al 50%, Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti avevano chiesto di essere assistite dal Sindacato dei giornalisti della Calabria che annuncia battaglia: “Venerdì 24 luglio incontreremo il Prefetto, Vincenzo De Vivo, insieme all’amministratore delegato dell’azienda e alle organizzazioni sindacali dei tecnici e degli amministrativi”.

L’emittente crotonese Esperia Tv licenzia altre due giornaliste: appresa verbalmente dall’azienda l’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione in deroga al 50%, Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti avevano chiesto di essere assistite dal Sindacato dei giornalisti della Calabria che annuncia battaglia: “Venerdì 24 luglio incontreremo il Prefetto, Vincenzo De Vivo, insieme all’amministratore delegato dell’azienda e alle organizzazioni sindacali dei tecnici e degli amministrativi”.

Due nuovi licenziamenti a Esperia Tv, l’emittente locale crotonese ormai nota per le forti difficoltà – definiamole così – a relazionarsi con i propri dipendenti. Di pochi giorni fa la sentenza del tribunale di Crotone che ha condannato l’azienda a reintegrare la giornalista Rossana Caccavo; di poco precedente la presa di posizione del Sindacato della Calabria che contestava la sospensione da lavoro e stipendio imposta dalla proprietà ai giornalisti che non accettavano di licenziarsi; di ieri, infine, la notizia dei due nuovi licenziamenti.
“Un provvedimento – afferma il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi – chiaramente ritorsivo nei confronti delle due giornaliste. Appresa verbalmente dall’azienda l’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione in deroga al 50%, le giornaliste Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti avevano, infatti, semplicemente chiesto di essere assistite dal proprio sindacato, la Fnsi. Per tutta risposta, non solo si sono viste negare un diritto garantito dalla Costituzione, ma hanno ricevuto prima una email con sospensione immediata dal servizio e dallo stipendio e successivamente la lettera di licenziamento”.
“Le motivazioni del comunicato recesso – scrive l’azienda alle due giornaliste – consistono nella crisi economica e finanziaria aziendale che, alla stregua degli incassi e proventi derivante dalla raccolta pubblicitaria, non consentono il mantenimento dell’attuale forza lavoro, in quanto i costi di mantenimento della struttura superano i ricavi e non è possibile far ulteriormente fronte agli impegni di spesa con il finanziamento infruttifero da parte della proprietà”.
La determinazione del licenziamento, inoltre, sarebbe condizionata – secondo quanto scrive la proprietà - dall’impossibilità di assegnare le giornaliste “ad altre mansioni e/o occupazioni e dall’impossibilità di ricorrere ad ammortizzatori sociali (Cigs in deroga), in assenza del verbale di adesione da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del patto regionale”.
“Affermazione, questa, completamente falsa – replica Parisi – in quanto Esperia TV non ha mai inviato al Sindacato dei giornalisti, l’unico titolato a rappresentare i colleghi assunti con contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo ed iscritti al sindacato, alcun tipo di comunicazione relativa a dichiarati stati di crisi, tantomeno ha discusso, ipotizzato o concordato alcun verbale d’intesa sindacale”.
“Del resto, che Esperia TV non abbia la minima cognizione delle più elementari norme di diritto del lavoro – aggiunge il segretario del Sindacato della Calabria – l’ha confermato la mail inviata nei giorni scorsi alle due giornaliste con la quale venivano informate che ‘in attesa e fino a formale provvedimento di licenziamento o risoluzione consensuale, la prestazione di lavoro è sospesa con correlata sospensione della retribuzione. Il provvedimento di sospensione è con effetto immediato’”.
Metodi e comportamenti “di inaudita gravità” che hanno spinto il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, a chiedere al Prefetto di Crotone “un autorevole intervento per l’urgente convocazione di un tavolo di confronto, presso l’Ufficio Territoriale del Governo”.
Incontro che il prefetto Vincenzo De Vivo ha immediatamente convocato per venerdì prossimo, 24 luglio, alle ore 12, con una comunicazione inviata all’amministratore delegato di Esperia TV, alla Fnsi-Sindacato Giornalisti della Calabria ed alle organizzazioni sindacali dei tecnici e degli amministrativi, Cgil-Slc, Cisl-Fistel e Uilcom.
Convocazione che giunge all’indomani dell’incontro tra il prefetto De Vivo e una delegazione del Sindacato Giornalisti della Calabria, formata dal segretario Carlo Parisi e dai consiglieri regionali Rossana Caccavo e Raffaella Salamina, nel corso del quale sono state ripercorse “tutte le tappe della delicata vertenza che, con il trascorrere delle ore, non cessa di far emergere ulteriori, gravissime, irregolarità”, riporta ancora Giornalistitalia.it.
Informato il prefetto della “diffida ad adempiere” inviata all’azienda dal Sindacato Giornalisti della Calabria, che ha rilevato “l’assoluta illegittimità del licenziamento delle giornaliste Bentivoglio e Marazziti”, Carlo Parisi ha colto l’occasione per ribadire al dottor De Vivo l’importanza, in un territorio come la Calabria, di garantire la presenza dello Stato nelle vertenze di lavoro: “Da qualche anno, infatti – ha sottolineato il segretario del Sindacato dei giornalisti – in Calabria soltanto le Prefetture riescono a colmare i vuoti della politica, aiutandoci a risolvere delicate vertenze che hanno restituito giustizia, fiducia e speranza ai cittadini che credono ancora nella legalità e nella democrazia”. (Da www.giornalistitalia.it)

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