«La Federazione nazionale della stampa italiana esprime apprezzamento per le precisazioni dell’Anac sul bando di gara per le agenzie di stampa». È quanto afferma il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, intervenendo su quello che è ormai diventato un caso.
«Indipendentemente dagli aspetti procedimentali – spiega Lorusso – va accolto con favore il richiamo alla “doverosa salvaguardia del pluralismo dell’informazione e dei livelli occupazionali”, posizione che coincide con quella della Fnsi e dei Comitati di redazione delle stesse agenzie. La Federazione nazionale della Stampa ribadisce la propria disponibilità ad avviare immediatamente un confronto con il governo per definire i criteri e le procedure di assegnazione del servizio».
LE REAZIONI
Il Cdr dell’Ansa: «Forte preoccupazione sull’annuncio di ricorrere ad un bando europeo»
Il Cdr dell’Ansa, sentita la Consulta dei fiduciari delle redazioni, esprime forte preoccupazione sull’annunciato progetto del governo di ricorrere ad un bando europeo per le convenzioni con le agenzie di informazione, senza che risulti un analogo precedente, né alcun caso di reciprocità da parte di altri governi. In particolare ne sottolinea il rischio di non tutelare adeguatamente il pluralismo ed il sistema informativo del Paese e di consegnare parte delle già limitate risorse anche ad aziende straniere, alcune delle quali partecipate dai rispettivi governi. Se tali rischi si concretizzassero, anche la stessa immagine e interesse del Paese ne risentirebbe in modo negativo.
Il Cdr e la Consulta, giudicata eccessivamente timida la posizione della Fieg nei confronti di progetti del governo, si impegnano a sostenere le iniziative già annunciate dalla Fnsi in difesa dei posti di lavoro messi così a rischio senza che vi sia chiarezza nei piani di riordino di un settore così delicato come l’informazione primaria. Riordino che gli stessi giornalisti ritengono necessario, ma programmandolo e gestendolo in modo condiviso.
Il Cdr e la Consulta si impegnano a promuovere ulteriori iniziative, una volta chiariti gli aspetti della procedura di bando che dovrebbero essere approfonditi tra governo e aziende editoriali il 6 marzo, finalizzate ad informare l’opinione pubblica sul rischio per l’occupazione e di depauperamento dell’informazione primaria a servizio del sistema Italia.
Il Cdr, raccolte le osservazioni dei fiduciari, conferma la preoccupazione già espressa per il taglio del budget delle collaborazioni, che sono strategiche sia per le redazioni centrali che per quelle periferiche, già provate dalla riduzione degli organici e dalla solidarietà. A tale proposito il Cdr chiederà un confronto con direzione e azienda sulla possibilità di rivedere criteri e quantità dei tagli e sollecita almeno una revisione degli organici delle redazioni e delle sedi in modo da rispondere con maggiore efficacia alle esigenze operative della fase attuale.
Quanto alla situazione dei corrispondenti all’estero, durante la riunione dei fiduciari è stata rinnovata la protesta nei confronti dell’azienda per il mancato ripristino delle assegnazioni nonostante gli impegni presi al momento della ridefinizione di alcune norme del Pia, accordo che il Cdr considera congelato fino al ritorno al normale regime delle assegnazioni.
Il Cdr e la Consulta dell’Ansa, nello specifico della situazione dell’Agenzia, in vista della scadenza dell’accordo sindacale del prossimo agosto in base al quale da due anni si prevede il ricorso alla solidarietà, giudica insostenibile – anche alla luce del mutamento dei criteri di reintegro delle giornate non lavorate – la prosecuzione di tale regime.
Cdr e Consulta sono riconvocati a breve per valutare gli sviluppi della situazione.