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Il comunicato della redazione pubblicato sul sito web di Agenzia Nova
Minacce 06 Nov 2025

Agenzia Nova, la redazione: «Contro di noi insulti e minacce». Fnsi: «Dalla parte dei colleghi sempre e comunque»

«Ci hanno augurato di morire a Gaza, di ammalarci di cancro, ci hanno dato dei fascisti e dei servi», denunciano i giornalisti, ai quali va la solidarietà del sindacato che, «così com'è stato al fianco del collega allontanato per la domanda 'scomoda', è accanto ai lavoratori adesso. Non sono stati loro ad aver interrotto il rapporto di collaborazione. Semmai l'editore».

«Ci hanno augurato di morire a Gaza, di ammalarci di cancro, ci hanno dato dei fascisti e dei servi. Ci teniamo a difendere, da lavoratori di un settore già in difficoltà, la nostra professione e l'attività di un'agenzia che in poco più di venti anni si è imposta come una delle più affidabili fonti in Italia, sui temi della politica e dell'informazione nazionale ed internazionale». È quanto si legge in un comunicato della redazione dell'Agenzia Nova «approvato all'unanimità dai giornalisti presenti in redazione in data 6 novembre 2025» e pubblicato anche sul sito web dell'agenzia.

«Noi giornaliste e giornalisti di Agenzia Nova siamo rammaricati per la vicenda del collega Gabriele Nunziati, cui auguriamo il meglio per il prosieguo di una carriera che siamo certi sarà lunga e brillante. Ci teniamo, tuttavia, a dire la nostra. A difenderci dagli attacchi gratuiti e infondati di questi giorni, dalle minacce, dagli insulti. Non li accettiamo», è l'inizio del comunicato dei giornalisti, che rivendicano di «non aver mai ricevuto condizionamenti politici nell'esercizio della professione», che «nessuno di noi è mai stato o si è mai sentito censurato» e, ancora, che «il nostro lavoro, questo vogliamo sottolinearlo, è sempre stato improntato alla ricerca massima dell'imparzialità e della obiettività».

Ribadendo, poi, che «siamo tutti dispiaciuti per l'esito della vicenda» che ha coinvolto Nunziati, i giornalisti concludono rilevando che «in discussione c'è la dignità del lavoro di noi giornalisti, che oggi e in futuro continueremo a difendere e a rivendicare».

Così com'è stata al fianco del collega allontanato per la domanda 'scomoda', la Fnsi si schiera «accanto ai colleghi dell'Agenzia Nova. Purtroppo - osserva il sindacato - gli haters da tastiera non sanno distinguere tra editori, proprietà aziendale e redazione. Non sono i giornalisti dell'agenzia, ai quali va tutta la solidarietà della Federazione nazionale della Stampa italiana, ad aver interrotto il rapporto di collaborazione del collega. Semmai l'editore. Aspetti di cui la maggioranza delle persone non si rende conto, il che non giustifica certo i comportamenti e le violenze verbali». (mf)

@fnsisocial

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