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Un momento dell'incontro (Foto: notizie.regione.emilia-romagna.it)
Vertenze 23 Gen 2024

Agenzia Dire, incontro a Bologna con la Regione. Bonaccini: «Tutelare i posti di lavoro»

Il presidente dell'Emilia Romagna: «Necessaria una soluzione ponte per salvaguardare lavoratori e lavoratrici, giornalisti e grafici».

Il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l'assessore regionale al Lavoro e Sviluppo economico, Vincenzo Colla, hanno incontrato i rappresentanti dei giornalisti dell'agenzia di stampa Dire, il Cdr, i sindacati dei grafici Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, il segretario generale aggiunto della Fnsi, Matteo Naccari, e il presidente dell'Aser, Paolo Maria Amadasi, che da mesi sono in lotta dopo licenziamenti e sospensioni decisi dall'editore. Sul tavolo della crisi la richiesta alla proprietà di giornalisti e grafici di ritirare i 12 licenziamenti e le 17 sospensioni dal lavoro.

«Il percorso in cui ci si può muovere è molto stretto. Siamo di fronte a una situazione complessa che si aggrava di giorno in giorno. Ora occorre partire - ha detto Bonaccini - dalle tutele di lavoratori e lavoratrici, giornalisti e grafici, cercando di battere tutte le strade possibili, con un obiettivo: trovare soluzioni per una realtà di rilievo nel panorama informativo nazionale, radicata nei territori e attenta all'informazione locale, a partire proprio dall'Emilia-Romagna». Tra le strade da imboccare, «quella di una 'operazione ponte' che - con un pronunciamento della Avvocatura di Stato - consenta di utilizzare gli ammortizzatori sociali, quanto meno per permettere di superare il vulnus di licenziamenti e sospensioni, peraltro, quest'ultimo, uno strumento che non può esistere», hanno aggiunto Bonaccini e Colla.

La Regione Emilia-Romagna ha avviato una interlocuzione con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Informazione e editoria, Alberto Barachini. «Dell'incontro di oggi aggiorneremo il sottosegretario Barachini - chiudono presidente e assessore - auspicando che la proprietà torni sui suoi passi e riapra il confronto con redazione e sindacato per arrivare a decisioni condivise». (Ansa, 23 gennaio 2024).

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