“200 giorni di lavoro non retribuiti. La situazione di Area/Audio news è a un punto di non ritorno. La vertenza non trova sbocchi per indisponibilità dell'azienda a percorrere tutte le soluzioni, inclusi gli ammortizzatori sociali e per le indecisioni del Governo sui finanziamenti pubblici alla piccola editoria e sugli sgravi fiscali da applicare al settore”.
Così Stampa Romana nell’annunciare il sit in di protesta dei
giornalisti già
da qualche giorno in sciopero per lamentare il mancato pagamento di sette
mensilità mancanti.
“Domani alle 10 – prosegue la nota del sindacato laziale – tutti i colleghi
sono invitati al sit in organizzato dai colleghi di Area audionews in piazza
del Gesù. Una presenza non rituale perché la soluzione della loro vertenza
impegna tutti noi su due fronti: riaffermare il principio degno di una nazione
civile che il lavoro va retribuito altrimenti è sfruttamento. Ricordare al
Governo che l'editoria e l'informazione sono la spina dorsale di un paese come
l'Italia”.
Ai colleghi dell'agenzia Area e ai dipendenti di Area Ag. s.c.p.a. e di
Audionews Regioni s.r.l la solidarietà della Federazione nazionale della stampa italiana e dell'Usigrai, oltre che del Cdr di Repubblica, del Cdr del Messaggero e del Sindacato Cronisti Romani.
La solidarietà di Fnsi e Usigrai
Sulla vicenda dei lavoratori di Area e Audionews in sciopero intervengono Raffaele Lorusso, Segretario generale Fnsi, e Vittorio di Trapani, Segretario Usigrai, che in un comunicato congiunto rilevano: “È un principio di civiltà quello per il quale il lavoro si paga. Un principio di civiltà e di relazioni sindacali compromesso dalla crisi. Questo, però, non deve essere l'alibi per scaricare sui lavoratori e sui giornalisti le inefficienze del sistema”.
“Il caso dei colleghi di Area e Audionews segna un punto di non ritorno. I colleghi hanno alle spalle 200 giorni di lavoro non retribuito. Hanno continuato per senso di responsabilità a lavorare in attesa che dallo Stato, da cui dipendono in gran parte le commesse delle aziende, arrivasse un segnale. A questo silenzio - scrivono ancora Lorusso e Di Trapani - si aggiunge una gestione aziendale, che, nel caso di Audionews, rifiuta il confronto sugli ammortizzatori sociali”.
“Il presidio di domani alle 10 a piazza del Gesù a Roma - chiosa la nota - vuole dare sostegno e solidarietà della categoria alle colleghe e ai colleghi e richiamare tutti gli attori della partita alle loro responsabilità”.
La solidarietà del Cdr di Repubblica
Il Cdr di Repubblica esprime solidarietà ai colleghi della redazione
dell'agenzia Area, dipendenti di Area Ag. s.c.p.a. e dipendenti di Audionews
Regioni s.r.l, che da ieri e fino al prossimo 7 giugno, tornano a scioperare di
fronte all'inadempienza del proprio editore che da sette mesi non li
retribuisce. Una situazione insostenibile di fronte alla quale i colleghi di
Area non hanno sin qui trovato né risposte da parte dell'Editore, né
interlocutori.
Il Cdr di Repubblica
La solidarietà del Cdr del Messaggero
Il Cdr del Messaggero parteciperà venerdì mattina 5 giugno al sit-in della
redazione dell'agenzia Area, che si terrà davanti alla sede in piazza del Gesù
dalle 10 alle 14 del mattino. Il Messaggero esprimerà anche in quell’occasione
la solidarietà che lo lega a una voce libera e importante dell’informazione,
dove i redattori sono costretti a scioperare una settimana intera in risposta al
mancato pagamento di sette mesi di stipendio. L’informazione ha bisogno di
Area.
Il Sindacato Cronisti Romani esprime solidarietà ai colleghi di Area-Audio news.