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Rai 15 Feb 2006

Aeranti-Corallo ascoltata in Commissione di vigilanza: "Il contratto di servizio tuteli le tv locali"

Il nuovo contratto di servizio tra la Rai e il ministero delle Comunicazioni tuteli di più l'emittenza privata, non introducendo ''criteri di maggiore capillarità nella differenziazione sul territorio del segnale della concessionaria pubblica, anche con riferimento alle nuove applicazioni possibili con la tecnologia digitale''.

Il nuovo contratto di servizio tra la Rai e il ministero delle Comunicazioni tuteli di più l'emittenza privata, non introducendo ''criteri di maggiore capillarità nella differenziazione sul territorio del segnale della concessionaria pubblica, anche con riferimento alle nuove applicazioni possibili con la tecnologia digitale''.

E' la richiesta di Aeranti-Corallo, l'associazione che rappresenta oltre mille radio-tv private, ascoltata oggi in commissione di Vigilanza Rai. ''Diversamente - ha detto Marco Rossignoli, coordinatore di Aeranti-Corallo - si finirebbe per snaturare il ruolo informativo delle emittenti locali nei rispettivi ambiti territoriali. In questo senso vengono anche visti con preoccupazione i contratti di servizio regionali previsti dal Testo unico sulla radiotelevisione che pertanto dovranno attuarsi tenendo conto dei rigorosi limiti previsti dalla normativa al riguardo''. Rossignoli - informa una nota di Aeranti-Corallo - ha anche sottolineato l'esigenza che il contratto di servizio preveda specifiche norme a tutela dell'emittenza privata dalle interferenze dovute all'attivazione di nuovi impianti Rai per la diffusione delle trasmissioni in tecnica digitale e recepisca integralmente i principi delle linee guida per la risoluzione di queste problematiche nel settore radiofonico emanate dal ministero delle Comunicazioni nel giugno del 2005. (ANSA)

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