Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria richiama l’attenzione del Corecom e del Consiglio Regionale: così non si può fare informazione o godere di contributi e concessioni pubbliche!
REGGIO CALABRIA – Una televisione senza giornalisti non può pensare di continuare a fare informazione o beneficiare di contributi o concessioni pubbliche. Il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, richiama l’attenzione del presidente del Corecom Calabria, Francesco Crifò Gasparro e del presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Giuseppe Bova, sull’emittente televisiva “Telespazio”, che ha licenziato collettivamente 16 degli ultimi 24 lavoratori rimasti. Tra i destinatari dei licenziamenti figurano, infatti, gli ultimi due giornalisti che vanno ad aggiungersi ai sei licenziati lo scorso anno. Tra i redattori, l’unico non licenziato rimane, in pratica, lo stesso presidente del Consiglio d’Amministrazione, il pubblicista Tony Boemi, che ha firmato i licenziamenti e risulta assunto a tempo pieno come direttore responsabile. La procedura attivata dall’azienda, che prevede il recesso dei rapporti di lavoro nel periodo compreso tra il 29 agosto ed il 28 settembre prossimi, è stata già duramente contestata dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria che, in occasione della riunione per un esame congiunto tenutasi il 6 giugno scorso presso l’Assessorato regionale al Lavoro, ha denunciato che “applicandosi nell’azienda il contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi, è necessario rispettare le procedure fissate nel protocollo di consultazione sindacale”. Ribadendo la netta opposizione allo smantellamento della redazione giornalistica, già ridotta al lumicino, il Sindacato dei Giornalisti della Calabria afferma che se l’azienda dovesse procedere al licenziamento degli ultimi due giornalisti attualmente in forza non potrebbe più fare informazione giornalistica. A tal proposito, il sindacato diffida l’azienda ad utilizzare personale esterno alla redazione per la produzione di programmi di informazione giornalistica, telegiornali e trasmissioni di informazione. Considerato che tra le motivazioni utilizzate dall’azienda per giustificare i licenziamenti, figura la mancata attribuzione del contributo Corecom per gli anni 2005, 2006, 2007, il Sindacato dei Giornalisti della Calabria invita il presidente Crifò Gasparro a tenere presente che l’azienda ha smantellato la redazione giornalistica ed aveva assicurato che, in caso di corresponsione del contributo, avrebbe riassunto i licenziati. Al presidente del Consiglio Regionale della Calabria, il Sindacato dei Giornalisti chiede, invece, se intende mantenere la concessione dei locali destinati ad uso redazione, all’interno del Palazzo del Consiglio Regionale della Calabria, ad un’emittente televisiva che ha licenziato tutti i giornalisti. Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria è, comunque, impegnato al fianco dei lavoratori di Telespazio, per l’impugnazione dei licenziamenti in difesa degli ultimi posti di lavoro rimasti e per scongiurare la definitiva dequalificazione del servizio offerto ai cittadini.