A Bassem Eid, giornalista palestinese e direttore del Palestinian Human Rights Monitor Group, va il Premio internazionale "Informazione senza frontiere - Città di Siena" 2002 per la libertà di stampa nel mondo
Programma della manifestazione 6 dicembre 2002 - Siena Ore 9 -11: lectio magistralis presso l'aula magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena (via Roma 47) di Bassem Eid, giornalista palestinese e direttore della Palestinian Human Rights Monitor Group e di Paolo Longo, corrispondente Rai a Gerusalemme. La lectio magistralis sarà introdotta dal professore Maurizio Boldrini, docente alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Siena e da Stefano Neri, direttore di Informazione senza frontiere. Ore 17 - 18,30: presso la sala Leopoldo del Museo Santa Maria della Scala di Siena si svolgerà la terza edizione del Premio internazionale per la libertà di stampa nel mondo "Informazione senza frontiere - Città di Siena". La sala Leopoldo ospita una mostra del grande fotografo di guerra Robert Capa (oltre 190 fotografie in bianco e nero, tra cui 20 originali, con una selezione operata tra centinaia di immagini, la maggior parte inedita) Introduce: Anna Carli, rettore del Museo Santa Maria della Scala Coordina: Carlo Umberto Salvicchi, presidente di Informazione senza frontiere Saranno presenti: Chiara Boni, assessore della Regione Toscana alla comunicazione ed informazione, Maurizio Cenni, sindaco di Siena, Carlo Bianciardi, dirigente scolastico Istituto d'Istruzione Superiore "E.S. Piccolomini" di Siena, Tom Benetollo, presidente nazionale Arci Nuova Associazione, Carlo Bartoli, presidente Associazione Stampa Toscana, Massimo Lucchesi, presidente Ordine dei Giornalisti della Toscana La manifestazione sarà presentata da Stefano Marcelli, giornalista Rai. Consegnerà il premio un rappresentante della Banca Monte dei Paschi di Siena. Nel corso della manifestazione sarà presentato il volume "I silenzi dell'informazione: notebook sulla 'dissolvenza mediatica' dei conflitti", realizzato da Informazione senza frontiere in collaborazione con gli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Enea Silvio Piccolomini" di Siena, (liceo linguistico "Lambruschini" di Montalcino, dell'Istituto d'arte "Duccio da Boninsegna" di Siena, liceo classico "Piccolomini" di Siena). Un breve profilo del vincitore Bassem Eid è un famoso giornalista palestinese e attivista per i diritti umani. Dal 1988 al 1995 ha scritto articoli per i giornali palestinesi Al-Quds e Al-Nahar. Ha pubblicato saggi sul New York Times, sul Washington Post, su The Guardian e tanti altri. Per l'organizzazione per la quale attualmente lavora, la Palestinian Human Rights Monitor Group (PHRMG) ha già pubblicato diversi reportage a proposito della difficile situazione dei media palestinesi. Bassem Eid ha lavorato per sette anni come ricercatore per l'organizzazione israeliana per i diritti umani B'T selem. Durante questo periodo, si è guadagnato stima internazionale per la sua instancabile attività di documentazione. A riconoscimento del suo lavoro è stato insignito nel 1992 del Premio Emil Grunsweig per i Diritti Umani, da parte dell'Associazione per i Diritti Civili in Israele (ACRI). E' stato anche insignito nel 1996 del premio McGill/InterAmicus Robert S. Litvak Memorial Human Rights, per la sua difesa dei diritti umani. Più recentemente, nel 1999, il Consiglio dei Giudici della Fondazione Gleitsman ha conferito a Bassem Eid il Premio Attivista Internazionale, a riconoscimento del suo "lungo sforzo per portare la pace in Medio Oriente". Attualmente Bassem Eid è direttore del Palestinian Human Rights Monitor Group (PHRMG), associazione fondata nel dicembre del 1996 da un gruppo di noti intellettuali palestinesi, comprendente membri del Consiglio legislativo palestinese (PLC), direttori di giornali, giornalisti, leader sindacali, attivisti dei diritti umani e leaders religiosi. La composizione politica dei fondatori del gruppo è varia - comprende membri di Fatah, PFLP, DFLP, Hamas e membri indipendenti - perciò questo garantisce il carattere non partigiano dell'organizzazione. Il PHRGM ha dedicato molto del suo lavoro al controllo sulle violazioni dei diritti umani perpetrate anche dall'Autorità palestinese. Il PHRGM crede che nonostante la perdurante occupazione israeliana dei territori palestinesi ed il bisogno di denunciare le troppe violazioni israeliane dei diritti umani, un esame critico degli abusi commessi anche dall'Autorità palestinese sia essenziale per garantire che il futuro Stato palestinese sia realmente democratico e rispettoso dei diritti umani compreso quello alla libera espressione e informazione.