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Cdr 21 Set 2015

32 licenziamenti alla Dng, protesta il coordinamento dei Cdr Mediaset: “Inaccettabile”

In violazione degli accordi sottoscritti, Dng ha annunciato di voler licenziare 32 tecnici arrivati tre anni addietro da VideoTime. Ma il coordinamento dei Cdr Mediaset non ci sta e scrive ai vertici dell’azienda di Cologno Monzese per chiedere chiarimenti sul presente e sul futuro dei servizi tecnici finora affidati alla società Dng.

In violazione degli accordi sottoscritti, Dng ha annunciato di voler licenziare 32 tecnici arrivati tre anni addietro da VideoTime. Ma il coordinamento dei Cdr Mediaset non ci sta e scrive ai vertici dell’azienda di Cologno Monzese per chiedere chiarimenti sul presente e sul futuro dei servizi tecnici finora affidati alla società Dng.

“Il Coordinamento dei Cdr Mediaset giudica inaccettabile la decisione della società Dng che ha comunicato ai suoi dipendenti di avere avviato le procedure per un licenziamento collettivo che riguarderebbe oltre la metà dei suoi lavoratori”. Così i comitati di redazione delle testate del gruppo Mediaset prendono posizione contro la decisione della società intenzionata a lasciare a casa 32 lavoratori.
“Professionalità tecniche altamente specializzate – prosegue la nota del coordinamento – che solo tre anni fa sono state trasferite dalla società VideoTime, facente capo al Gruppo, alla società esterna Dng”.
“Nel ricordare a Mediaset che i lavoratori sono stati trasferiti in quella società in virtù di un accordo che garantiva il mantenimento del loro posto di lavoro per almeno cinque anni, i rappresentanti sindacali delle testate giornalistiche del Gruppo – scrivono i Cdr – chiedono l’immediato intervento dei vertici aziendali per garantire la vigenza degli accordi firmati nel 2012 dalla direzione di VideoTime  e che riguardano tecnici che per oltre vent’anni hanno lavorato, contribuendone al successo, nelle società  del gruppo Mediaset”.
Il coordinamento dei Cdr Mediaset chiede inoltre un incontro urgente ai propri referenti aziendali “per affrontare il tema della salvaguardia del posto di lavoro per tutte le figure professionali oggi impiegate nel Gruppo e in particolare per avere chiarimenti rispetto ai servizi tecnici fino a oggi affidati alla società Dng, indispensabili – conclude la nota – per la realizzazione del nostro lavoro”.

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