I giornalisti del Tagikistan dovranno pagare i funzionari dello Stato per avere le notizie. Il governo del Tagikistan ha approvato un decreto secondo cui i giornalisti e le persone fisiche dovranno pagare per le informazioni che riceveranno da fonti ufficiali
Gli osservatori temono che i nuovi provvedimenti porteranno alla bancarotta molti media. Il costo previsto dal governo è di 25 somoni (pari a circa 4,5 dollari; il somone è la moneta locale) per ogni pagina di testo stampato messo a disposizione da istituzioni o da organi dello Stato. E dal 1 gennaio il costo aumenterà a 35 somoni (8 $) a pagina. Il governo del Tagikistan sostiene che il provvedimento è conforme alla legge sulla stampa. Inoltre, il governo ha consentito agli organi dello Stato di fissare il prezzo in funzione dell’importanza e della significatività della notizia “concessa”. Tuttavia la legge è stata duramente criticata dai rappresentanti dei mass media tagiki. I giornalisti sostengono che anche prima l’accesso all’informazione ufficiale era comunque complicato, ma dopo l’adozione di questo provvedimento sarà praticamente impossibile accedere alle notizie provenienti dallo Stato. E in ogni caso non ogni giornale è in grado di pagare per l’informazione ufficiale. Il Presidente dell’Alleanza nazionale dei media indipendenti, Nuriddin Karshibaev, ha dichiarato a radio Svoboda (libertà) che questo decreto viola la Costituzione del Tagikistan, che garantisce libero accesso all’informazione, Alla legge sulla stampa, così concepita, si devono apportare modifiche e correzioni, per poter ottenere che tutti i media in Tagikistan possono essere considerati persone giuridiche e ottenere, in tal modo, una informazione gratuita dagli organi dello Stato. (notizia diffusa dalla radio tagika “Azattyq”)