Una lettera aperta per esprimere solidarietà a cronisti e media in Georgia che, «di fronte a violenze, minacce, detenzioni, distruzione e sequestro di attrezzature, stanno entrando in quello che dovrebbe essere un periodo festivo con incertezza e paura per la loro sicurezza». A sottoscriverlo sono una cinquantina di organizzazioni di giornalisti e per la libertà di informazione di tutta Europa, fra cui Fnsi, Efj, European Centre for Press and Media Freedom, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
I firmatari rivolgono anche un «appello per una forte reazione da parte dei funzionari e delle istituzioni europee per affrontare questa violenza» e ricordano che «le proteste contro la decisione di sospendere i negoziati per l'adesione alla Ue sono iniziate il 28 novembre 2024 e sono state seguite da attacchi mirati e in molti casi brutali contro i giornalisti».
Nel testo, pubblicato venerdì 20 dicembre 2024 anche sul sito web della Federazione europea dei giornalisti, vengono citati i casi dei giornalisti Aleksandre Keshelashvil di Publika.ge e Guram Rogava di Formula TV, aggraditi dalle forze dell'ordine mentre documentavano le proteste, e della reporter Maka Chikhladze e dell'operatore Giorgi Shetsiruli di TV Pireli, percossi e insultati da un gruppo di assalitori mascherati.
Un attacco «senza precedenti ai media in Georgia» che si verifica «in un contesto di rapido declino della libertà di stampa e di una più ampia erosione delle libertà democratiche», rilevano le organizzazioni internazionali, che denunciano «misure legali e istituzionali utilizzate come arma per molestare e mettere a tacere le voci critiche» e «le campagne diffamatorie del governo per screditare il giornalismo indipendente continuate senza sosta».
Inoltre, «l'impunità per i crimini contro i giornalisti rimane diffusa, con le indagini spesso inadeguate e gli autori delle violenze che spesso restano impuniti, in particolare tra le forze di polizia». Senza considerare le pressioni politiche sulla tv pubblica georgiana.
I firmatari della lettera-appello ricordano infine «il coraggio e la resilienza dei media indipendenti della Georgia, che continuano a raccontare ciò che accade nonostante le terribili condizioni nel Paese. Siamo al fianco di tutti i giornalisti e operatori dei media georgiani - concludono - ed esprimiamo loro la nostra incrollabile solidarietà».
Sono almeno 81 - come riportano i promotori - gli attacchi a giornalisti e operatori dei media registrati alla data di pubblicazione della lettera aperta.