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Fnsi 09 Mag 2004

Visita del premier cinese in Italia. Appello dell'Isf per la liberazione dei giornalisti detenuti

Visita del premier cinese in Italia. Appello dell'Isf per la liberazione dei giornalisti detenuti

Visita del premier cinese in Italia. Appello dell'Isf per la liberazione dei giornalisti detenuti

Un ''accorato appello'' al primo ministro della Repubblica Popolare Cinese, Wen Jiabao - in questi giorni in visita in Italia e in Toscana - per ''la liberazione dei colleghi detenuti nel Suo Paese per reati connessi alla liberta' d'espressione e nell'esercizio della professione giornalistica''. Lo ha rivolto - anche a nome della Fnsi e di International Federation of Journalist (Ifj) - Stefano Marcelli, segretario generale di Informazione senza Frontiere (Isf), il quale sottolinea che ''abbiamo salutato con soddisfazione la riforma del sistema dei media operata dal Suo governo lo scorso anno, che ha eliminato la gestione diretta da parte dello Stato e del Partito degli organi d'informazione''. Ma - aggiunge Marcelli - ''numerosi e autorevoli rapporti internazionali testimoniano di una contemporanea escalation della repressione contro i giornalisti e operatori di internet''. In particolare, secondo l'appello, in Cina, ''risultano in carcere per reati di opinione 20 giornalisti e una cinquantina di operatori di siti web'' e risultano soprattutto ''colpiti coloro che nel periodo della epidemia di Sars hanno cercato di informare i cittadini sullo stato reale della situazione e sui ritardi manifestati dagli organi governativi nel contrastare l'espansione della malattia''. Viene quindi evidenziato che ''la Cina risulta essere il Paese che esercita il piu' vasto e rigido controllo sulla rete informatica, costringendo gli stessi providers nel monitoraggio dei contenuti in transito nella rete. Ottomilaseicento internet cafe' sono stati chiusi''. Da qui l'appello al premier cinese ''a voler testimoniare concretamente un'apertura del Suo Governo allo sviluppo della liberta' d'informazione''. (AGI)

@fnsisocial

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